Reportage

L'accoglienza sul confine: "Arrivano spaventati e senza più nulla, li aiutiamo grazie alle vostre donazioni"

Dal confine tra Romania e Ucraina parla Padre Eugenio a cui sono stati consegnati i beni di prima necessità partiti da Caravaggio.

L'accoglienza sul confine: "Arrivano spaventati e senza più nulla, li aiutiamo grazie alle vostre donazioni"
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E' l'una di notte quando i Tir partiti da Caravaggio raggiungo l'oratorio di Padre Eugenio, in Romania, a pochi metri dal confine con l'Ucraina dove ogni giorni vengono accolte centinaia di persone in fuga dalla guerra. L'accoglienza è calorosa: nonostante la stanchezza tutti si prodigano per preparare un pasto caldo e offrire un letto ai volontari che hanno portato viveri e beni di prima necessità per assistere i profughi.

Padre Eugenio racconta l'accoglienza al confine

A raccontare cosa succede ogni giorno al confine è Padre Eugenio che non ha mancato di ringraziare i benefattori per gli aiuti ricevuti, fondamentali per non far mancar nulla alle tante donne e ai bambini che stanno trovando accoglienza nelle strutture da lui gestite, due sul territorio che ogni giorno accolgono una cinquantina di persone.

"Dobbiamo essere attivi 24 ore su 24 e andiamo avanti con questo ritmo da tre settimane - ha raccontato alla nostra giornalista, Monia Casarotti che ha seguito in prima persona il viaggio dei volontari - Abbiamo superato quota 300 rifugiati che abbiamo accolto e assistito. In questo momento in oratorio diamo accoglienza a 21 persone, di cui 10 bambini".

Le esigenze sono di tutti i tipi, ma grazie al carico di aiuti riescono a soddisfare tutte le necessità. Sette le stanze a disposizione con 22 posti letto. Si cucina, si mangia e poi si organizzano attività soprattutto per i bambini.

"Arrivano spaventati e senza più nulla"

"Arrivano spaventati e impauriti, portandosi dietro alcune volte solo una busta di plastica - ha aggiunto Padre Eugenio - Grazie ai nostri benefattori riusciamo ad aiutarli, quindi grazie davvero per tutto quello che fate. Questo è un miracolo".

E il pensiero va ai tanti profughi ancora in viaggio.

"Abbiamo visto solo un giorno nuvoloso e poi tanto sole - ha detto - almeno il Signore, in questo, sta facendo la sua parte visto che gli uomini non lo stanno a sentire".

Il reportage del Giornale di Treviglio

Da mercoledì, il Giornale di Treviglio sta seguendo con l'inviata Monia Casarotti il convoglio di "Aiutiamoli a vivere" il viaggio verso il confine romeno-ucraino di Sighetu, dove i volontari dell'associazione caravaggina hanno passato la notte dopo 1570 chilometri di viaggio. La spedizione è arrivata ieri, venerdì 18 marzo.

Il viaggio 

Aiutiamoli a vivere

L'arrivo del convoglio

Intervista a padre Eugen

Come fare per aiutare ancora

QUI tutte le iniziative della città di Caravaggio per aiutare Aiutiamoli a vivere e le altre associazioni al lavoro da settimane.

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