La zona rossa non è il lockdown di un anno fa: a Bergamo +232% dei movimenti rispetto al 2020
Nella Bassa, invece, la differenza resta contenuta: solo +6% a Treviglio e Romano
Nonostante ogni spostamento all’interno delle zone rosse sia vietato, salvo quelli "motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute", basta affacciarsi alla finestra di casa per rendersi conto che, rispetto a quello marzo del 2020, questo lockdown sia ben diverso. Anzi, non sia per nulla un lockdown. Le norme alla base sono le stesse, ma oggi sono aperte molte più attività rispetto a dodici mesi fa, tantissime persone continuano a muoversi per lavoro e certamente oggi c’è anche molta più insofferenza verso le restrizioni rispetto al marzo 2020.
Sta di fatto che se allora i mezzi circolanti erano solamente, purtroppo, le ambulanze e le pattuglie impegnate nei controlli, oggi cade spesso l’occhio su gruppi di persone a passeggio oltre al traffico di automobili decisamente superiore a quello di un anno fa.
Il confronto con il primo lockdown
Fa impressione confrontare, ad esempio, la variazione di movimenti avvenuti il primo giorno di primavera, domenica 21 marzo, rispetto a quanto registrato nello stesso giorno del 2020: in Lombardia rispetto al primo lockdown i movimenti sono aumentati del 246 per cento, anche se risultano essere calati del 17 per cento rispetto alla domenica della settimana precedente (14 marzo 2021, ultimo giorno di zona arancione rafforzata prima della nuova zona rossa).
Questi dati sono disponibili su City Analytics, mappa di mobilità realizzata da Enel X e Here Technologies per supportare pubbliche amministrazioni e protezione civile nell’emergenza Covid-19. Se si guarda alla provincia di Bergamo, domenica scorsa c’è stato una crescita dei movimenti del 232 per cento rispetto al periodo delle restrizioni in vigore dal 22 marzo al 3 maggio del 2020.
La situazione in Bergamasca
Considerando sempre la variazione dei movimenti rilevati ieri, lunedì 22 marzo, ma paragonata rispetto al periodo compreso tra il 13 gennaio e il 16 febbraio, emerge che i comuni in cui si è registrata la percentuale più alta sono quelli di Azzone e Blello (+120 per cento), Fuipiano Valle Imagna (+108 per cento), Costa Valle Imagna (+57 per cento), Fonteno (+46 per cento), Oltressenda Alta (+45 per cento), Cornalba e Gaverina Terme (+43 per cento) e Locatello (+40 per cento). Buono il dato del capoluogo, dove i movimenti totali sono calati del 52 per cento.
Nella Bassa, invece, la differenza resta contenuta: solo +6% a Treviglio e Romano, +14% a Ghisalba, +16% a Verdellino, +17% a Castel Rozzone, +19% a Fornovo e +26% a Cortenuova. Segno negativo, invece, a Caravaggio (-2%) e Fontanella (-11%).
Se si guarda invece all’andamento globale della scorsa settimana, tra il 15 e il 21 marzo sono state quattro le giornate in cui si è accertato un calo dei movimenti rispetto allo stesso giorno della settimana precedente, la prima trascorsa in zona rossa: lunedì 15 marzo (-12 per cento), venerdì 19 marzo (-2 per cento), sabato 20 marzo (-13 per cento) e domenica 21 marzo (-17 per cento).
Cosa è City Analytics
Si tratta di una soluzione basata sui “big data” che stima anche la variazione degli spostamenti, dei flussi in entrata e in uscita dai territori e dei chilometri percorsi dai cittadini sul territorio comunale, provinciale, regionale e nazionale, nata per supportare la gestione dell’emergenza Covid.