Treviglio

La Quercia di Mamre cerca benefattori

Dopo il trasferimento dal Pip 2 al Pip 1 la mensa per i poveri ha bisogno di nuovi finanziamenti.

La Quercia di Mamre cerca benefattori
Pubblicato:
Aggiornato:

L’emergenza Covid-19 ha infatti rallentato il progetto di trasferimento dell’associazione dalla vecchia sede di via Roggia Vignola (al Pip2) a quella nuova di via Rossaro (al Pip1). Il Coronavirus si è infatti portato via Lorenzo Bergamini, il principale benefattore della Quercia di Mamre.

I conti del trasferimento nella nuova sede

La Onlus trevigliese è una delle realtà di volontariato più importanti del territorio. Dal 2013 opera infatti come mensa al servizio dei bisognosi della città e del territorio circostante, offrendo gratuitamente a chi vive in difficoltà (dal lunedì al sabato) un pasto caldo e completo. Tutto ciò è reso possibile sia dalle donazioni di generi alimentari che giungono da operatori commerciali, sia dalle erogazioni di enti e persone che supportano l’associazione, sia dalla generosità dei 70 volontari che si alternano nell’accoglienza degli ospiti, nella preparazione di pasti e nella loro distribuzione. Un’opera ingente, basti pensare che nel 2019 sono stati forniti oltre 37.500 pasti.

"Ci servono circa 50mila euro"

Come detto, a sostenere il trasferimento nella nuova sede c’era l’industriale Lorenzo Bergamini. Il capannone era infatti di sua proprietà, il quale aveva concesso alla Quercia di Mamre il diritto di usufrutto gratuito sull’immobile (con durata legata alla mission). Inoltre, si era anche reso disponibile a coprire le spese di ristrutturazione. Purtroppo il destino si è messo di mezzo e ora serve la generosità del territorio per concludere il prezioso progetto. "Trovare un benefattore è una cosa rara e il nostro Bergamini, purtroppo, ci ha lasciati a causa del virus"  ha spiegato il presidente dell’associazione Renzo Perazza .

Leggi di più sul Giornale di Treviglio in edicola oppure QUI

TORNA ALLA HOME

Seguici sui nostri canali