La Polizia di Stato saluta il sovrintendente Antonio Scuter, scomparso a 59 anni
Si è spento, dopo tre anni di malattia, a pochi mesi dalla pensione. Aveva prestato servizio anche a Treviglio.
"Ricordarti sarà facile, eri sempre allegro, il tuo sorriso ti accompagnava ovunque e con quello riuscivi a farti apprezzare per la tua semplicità, per la tua lealtà, per la voglia di donarti agli altri".
Con queste parole la Questura di Bergamo ha deciso di iniziare il proprio messaggio di saluto indirizzato al sovrintendente Antonio Scuter, scomparso nei giorni scorsi. L’uomo si è spento, dopo tre anni di malattia, a pochi mesi dalla pensione. Aveva già maturato la breve, ma nonostante tutto aveva deciso di continuare a lavorare.
Addio al sovrintendente Scuter
Il post della Questura, firmato dalla Polizia di Stato, continua: "Sarà facile parlare di te, perché esserti amico era la cosa più naturale al mondo, i tuoi gesti, la tua vicinanza nei momenti duri, la tua attenzione per le piccole cose, tutto resterà e non andrà mai via. Con te ci sentivamo leggeri, i tuoi consigli, le tue parole ci sostenevano ci aiutavano… no … forse non sarà così facile, sarà difficile riempire il vuoto che hai lasciato perché il tuo sorriso, la tua amicizia erano importanti, sarà difficile non sentire la tristezza, il dolore per la tua scomparsa… ma tu lo dicevi sempre, siamo una Grande Famiglia dove il ricordo è sempre un motivo per incontrarsi, dove gli Amici restano per sempre, dove le voci non spariscono mai, … tu eri uno di noi … noi tutti insieme".
In servizio anche a Treviglio
Parole commosse per il sovrintendente che, arrivato a Bergamo nel 1983 dalla provincia di Napoli, aveva iniziato la carriera alla sottosezione autostradale di Seriate. Nel ’90 si è spostato nella Bassa, prestando servizio a Treviglio, per poi tornare a Bergamo. Nel 2005, è passato alla Polizia di frontiera di Orio, dove nel tempo era diventato coordinatore. Scuter lascia la moglie e due figli.