La messa via radio è illegale, Capitan Ventosa bacchetta il parroco
Oggetto della «denuncia» le interferenze sulla frequenza Fm 87.6 (legalmente utilizzata da Radio Uno), solo sul territorio comunale.
Interferenze radio «anomale» sulle frequenze Fm, e ad Arcene arriva Capitan Ventosa di «Striscia la notizia». Ma il parroco Franco Cortinovis, a distanza di qualche giorno, si difende e sottolinea la «non corretta» informazione resa ai cittadini, dalla storica trasmissione televisiva.
Capitan Ventosa ad Arcene
È solo di pochi giorni fa l'intervento ad Arcene del personaggio televisivo Capitan Ventosa, in risposta alle segnalazioni di alcuni telespettatori. Oggetto della «denuncia» le interferenze sulla frequenza Fm 87.6 (legalmente utilizzata da Radio Uno), solo sul territorio comunale, provocate dalla trasmissione delle funzioni religiose da parte della parrocchia di San Michele Arcangelo. Durante le celebrazioni, la voce del parroco arrivava direttamente nelle case di molti arcenesi sovrapponendosi, proprio su quella frequenza, alle trasmissioni consuete proposte dalle emittenti radiofoniche.
La messa via radio è illegale
Il «segreto» stava (al passato, perché ormai il parroco ha deciso di interrompere le trasmissioni) nell'impianto di antenna radio emittente installato alcuni anni fa sul campanile della chiesa. Chiaramente, la trasmissione sulle frequenze Fm senza concessione (con pagamento di un canone) non è legittima, come hanno sottolineato sia i collaboratori di Capitan Ventosa sia, in un comunicato (come è stato illustrato nel programma di Canale5), l'associazione «Il Corallo», che opera in stretto rapporto con l'Ufficio Nazionale Comunicazioni Sociali della Cei.
Fondata nel 1981, «Il Corallo» si propone di «essere punto di riferimento dell'emittenza radiotelevisiva privata che dichiari adesione ai principi cristiano sociali».
Ma il parroco ha voluto chiarire la situazione in un'intervista da leggere completa sul Giornale di Treviglio in edicola domani, 5 marzo 2021.