Ciserano

La Fondazione San Giuliano compie 20 anni e guarda alle sfide del futuro

Venerdì sera nel piazzale davanti al Centro diurno un centinaio di persone, tra ospiti, famigliari e volontari hanno condiviso un momento di festa

La Fondazione San Giuliano compie 20 anni e guarda alle sfide del futuro
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La Fondazione San Giuliano compie vent’anni: una scommessa vinta e davanti, nel futuro, una nuova sfida sempre al fianco degli anziani.

Vent'anni di Fondazione San Giuliano

Era il luglio del 2003 quando a Ciserano, sulla spinta dell’allora sindaco Natale Zucchetti che aveva acquistato dalla parrocchia e ristrutturato l’ex asilo, muoveva i suoi primi passi una realtà oggi diventata un punto di riferimento oltre i confini del paese e della provincia.

"Sono molto orgoglioso di quanto realizzato in questi vent’anni - ha commentato il direttore Marco Ruggeri - Davanti a noi abbiamo nuovi obiettivi da raggiungere ponendo sempre al centro il benessere dell’anziano, la prevenzione e le nuove soluzioni per rispondere ai cambiamenti sociali che stiamo vivendo".

Servizi per la terza età

Una storia iniziata nel 2003 con l’inaugurazione del Centro diurno integrato di Ciserano che oggi accoglie 30 utenti a cui, nel 2011, si è aggiunto quello di Boltiere dove trovano accoglienza altre 40 persone.
Non solo. Oggi, il fiore all’occhiello della Fondazione sono i servizi di Assistenza domiciliare integrata e cure palliative che hanno portato ad ampliare gli orizzonti territoriali passando dai Comuni di Ciserano, Boltiere, Verdellino e Osio Sopra fino a raggiungere Treviglio, Romano, Bergamo, ma anche Comuni della provincia di Monza e Brianza con un totale di 200 utenti al mese.
Nel 2014 la Fondazione diventa una Onlus, un ente di diritto privato pur mantenendo un’anima pubblica.
Il 2022 segna un altro momento importante con l’attivazione del Sad (servizio di assistenza domiciliare) e la scelta di guidare, come capofila, l’esperienza di Comunità della salute, nata nel 2020 nel pieno dell’emergenza della pandemia, ma oggi pronta a confermarsi come anello di congiunzione tra gli anziani e i servizi socio sanitari.

Le sfide del futuro

"Ci troviamo davanti a un futuro che vedrà un aumento costante della popolazione anziana e una rete famigliare sempre più debole o assente - ha aggiunto Ruggeri - Ci siamo chiesti quindi cosa fosse possibile fare per rispondere a queste nuove esigenze e non occuparci solamente di erogare servizi. La nostra idea è quella di sperimentare, sempre di più nei prossimi anni, l’esperienza dell’housing preventivo. Una nuova modalità di abitare che consenta all’anziano di avere sia spazi indipendenti che spazi in condivisione con un buon vicinato e con l’assistenza di cui può avere bisogno".

Un progetto che già sta prendendo forma a Boltiere dove la Fondazione ha a disposizione 10 alloggi protetti per anziani che si muovono proprio in questa direzione: quella della "case di ringhiera" dell’inizio del Novecento.

"Stiamo lavorando in cordata con l’Ambito di Treviglio per accedere a dei fondi del Pnrr che consentano di realizzare un progetto simile proprio a Treviglio - ha proseguito - Nei prossimi vent’anni la Fondazione punterà molto sulla prevenzione e sull’offerta di servizi che non rispondano solo alla situazione di emergenza, ma che garantiscano il benessere degli anziani. Un obiettivo che possiamo raggiungere anche grazie a Comunità della salute che ha già iniziato a offrire quel servizio di orientamento in grado di aiutare gli anziani a conoscere e scegliere i servizi a disposizione, dal supporto psicologico, alle prestazioni infermieristiche, all’ascolto".

I festeggiamenti

I festeggiamenti del ventennale, iniziati venerdì sera con una cena organizzata nel piazzale davanti al Centro diurno, a cui hanno preso parte un centinaio di persone tra ospiti, famigliari e volontari, proseguirà poi per tutto settembre in occasione dei Santi patroni di Ciserano e Boltiere.

"A 20 anni dall’inizio di questa avventura bisogna dare merito ha chi ha creduto in questo progetto visionario dall’allora sindaco Zucchetti al presidente Pierluigi Maffioletti, la vicepresidente Ebelinda Pala, il direttore Marco Ruggeri e il direttore del Centro diurno Emanuele Vitali - ha commentato il sindaco Caterina Vitali - Il centro diurno nel 2023 è una realtà che rappresenta una risposta importante per i nostri concittadini più longevi e per le loro famiglie. L’intenzione è raccogliere questa eredità e continuare a lavorare insieme per programmare i servizi dedicati alla terza età del futuro".

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