La “Fondazione Francesco Balicco” trascina il Comune di Martinengo in Tribunale reclamando un credito per rette di degenza di un’ospite alla casa di riposo non pagate pari a oltre 70mila euro.
Chiesti oltre 70mila euro
Una tegola inattesa per l’Amministrazione comunale che, se dovesse soccombere nella disputa legale, dovrà sborsare un bel mucchio di quattrini. La causa del contendere riguarda un’ospite della casa di riposo.
“Al Comune di Martinengo è stato notificato dalla “Fondazione Francesco Balicco” un ricorso con citazione avanti il Tribunale di Bergamo al fine di accertare il credito vantato dal ricorrente per rette di degenza non pagate, riferite alla posizione della signora A.T., per un importo complessivamente pari ad 70.782,63 euro e conseguente condanna al pagamento di quanto dovuto da parte del Comune” si legge nella delibera di Giunta pubblicata nei giorni scorsi sull’Albo pretorio che, al fine di tutelare gli interessi economici dell’Ente, autorizza il sindaco Pasquale Busetti alla costituzione in giudizio contro la Fondazione per accertare il credito vantato.
Tempi difficili per la Rsa
Un momento non facile quello che sta attraversando la Rsa di via Vallere da qualche tempo. La scorsa estate era finita alla ribalta delle cronache per lo stato di agitazione proclamato dopo la scelta della Fondazione di cedere il personale a «Sodexo Italia» a partire dal primo agosto. Sciopero a cui aveva fatto seguito la clamorosa protesta di sei dipendenti che avevano appeso al cancello d’ingresso un cartello provocatorio: “Vendesi 2 infermiere + 2 ASA + 2 fisioterapiste con grande esperienza!!! Rivolgersi al parroco di Romano di Lombardia, telefono 0363910633 ore pasti”. Un attacco diretto a monsignor Paolo Rossi, presidente del Cda, che è stato da poco rinnovato dal sindaco Busetti, che ha nominato i cinque membri come stabilito dallo statuto, con scadenza prevista il 24 giugno 2029: confermata la presidenza, a sedere in Consiglio con monsignor Rossi sono il consigliere comunale di maggioranza Sauro Olivari, Laura Panseri, Leonardo Vecchi e Chiarello Antonino. Ora la decisione di aprire un contenzioso, in merito al quale il primo cittadino ha deciso di non commentare.
“Lo farò in corso di giudizio, per ora ritengo corretto attendere – ha affermato – Ho la mia da dire, certamente”.