Lutto

La comunità piange Giulio Magni, pilastro della Bcc

Si è spento a 95 anni nella notte di lunedì 3 marzo. Dal 1959 al 1993 era stato il riferimento dell’imprenditoria locale

La comunità piange Giulio Magni, pilastro della Bcc
Pubblicato:
Aggiornato:

Una vita in Cassa Rurale e poi Bcc di Caravaggio, con Giulio Magni se ne va un pezzo di storia dell’istituto bancario, un uomo d’altri tempi che i conti li faceva a mano e brillava per precisione.

Addio a Giulio Magni, pilastro della banca

L’ex vicedirettore si è spento nella notte di lunedì, a 95 anni, nella sua casa di via Guzzasete, tra l’affetto dei suoi cari. E sono stati in tanti a porgergli l’estremo saluto.

"Se n’è andato in punta di piedi - ha raccontato commossa la nuora Marzia Bacchini - la salma è stata composta nella sala del commiato di via Circonvallazione Specchio per sua volontà, non voleva creare disagio".

Un uomo socievole, molto conosciuto e stimato in città.

"L’anno scorso si era fratturato un femore ma poi si era ripreso, però recentemente ha avuto un’altra caduta e in pochi giorni si è spento - ha spiegato la nuora - Era un uomo interessato a tutto quello che accadeva intorno a lui e alla sua comunità, innamorato della moglie Maria e delle nipoti, Giulia e Laura, le mie figlie. Amava molto anche la natura e si era costruito una casa con un grande giardino pieno di piante. Ci raccontava degli anni in cui lavorava in banca, quando c’era ancora un rapporto confidenziale con i clienti e non c’erano le calcolatrici. Lui era ferratissimo a fare i conti".

Il ricordo: "Competente e preciso, riferimento degli imprenditori"

Nato a Caravaggio, da ragazzo aveva studiato ragioneria, poi si era sposato nel 1957 diventando padre di un figlio, Giovanni. Aveva lavorato come consulente contabile in diverse aziende del territorio e poi alla Same, quindi era approdato in banca, nel 1959, dove era rimasto fino alla pensione. La banca era diventata un po’ la sua seconda casa e lavorando sodo aveva raggiunto la posizione di vicedirettore generale.

"Quando è arrivato non ha cominciato dallo sportello perché era già competente e capace grazie all’esperienza maturata in precedenza - ha ricordato l’ex presidente Carlo Mangoni - si è subito distinto per la sua meticolosità, per noi giovani amministratori era una figura di riferimento, in particolar modo nei settori del finanziamento e del risparmio. Era un punto di riferimento anche per gli imprenditori locali e per il CdA, perché aveva il polso del mercato e conosceva le esigenze delle aziende e delle famiglie. Ho davvero un bel ricordo di lui".

"Io sono entrato nel CdA come consigliere nel 1984 - ha aggiunto l’imprenditore Donatello Merigo del “Podere Montizzolo” - lui era già presente ed è rimasto fino al 1993: una colonna della banca. Faceva tutto a mano, non c’erano i computers allora, di uomini così non so se ne trovano ancora".

I funerali saranno celebrati oggi, mercoledì, alle 10.30, celebrati nella chiesa parrocchiale e poi il feretro sarà tumulato nel cimitero cittadino.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali