La colonia felina di via Gavazzi se ne deve andare: "Ma dopo mesi non è cambiato nulla"

Sono passati mesi e nonostante le rassicurazioni la colonia felina di via Gavazzi non ha ancora trovato una nuova casa. Più di sette mesi dopo l’ultimo appello la situazione nella corte di via Gavazzi, a Pontirolo, è ancora la stessa: gatti che sporcano nel cortile e sui balconi con i residenti costretti a ripulire mentre chi dovrebbe prendersene cura non se ne interessa.

Il sopralluogo di Ats

«Quando l’Ats Bergamo era venuta per effettuare il sopralluogo aveva trovato una situazione igienico sanitaria inaccettabile - ha spiegato Aurora Dendena che da tre anni vive nella corte - Feci e urina nel cortile, sulle scale e sulle proprietà private segno di una scarsa cura della colonia. Il sopralluogo si era concluso con l’indicazione che i gatti avrebbero dovuto trovare una nuova e più adeguata sistemazione, ma sono passati mesi e non è cambiato nulla».

Della colonia formata ora da sei gatti (due sono morti investiti dalle auto in transito nella via, ndr) se ne sarebbe dovuto quindi occupare il Comune.

«Ats ci aveva spiegato che la procedura sarebbe stata portata avanti dal Comune - ha proseguito Dendena - Abbiamo chiesto informazioni alla Polizia locale che sta lavorando per trovare una nuova sistemazione, ma anche quando tutto sembrava ormai pronto non è più successo nulla».

Dopo mesi nulla è cambiato

La situazione, però, resta sempre la stessa con i residenti ormai esasperati.

«Ho due bambini piccoli e ogni volta che esco di casa devo prima preoccuparmi di non avere feci e urina davanti alla porta, sul balcone o sulle scale - ha raccontato - Purtroppo è impossibile cercare di ragionare con chi dovrebbe occuparsene perché a loro dire non sarebbero tenuti a pulire le proprietà altrui. Il punto, però, è che dovrebbero seguire i gatti per evitare che questo accada».

Della situazione è stata informata anche la nuova Amministrazione comunale che, però, ha chiesto tempo per prendere in mano la situazione e capire come intervenire. I gatti - come aveva spiegato la Polizia locale lo scorso novembre - sono tutti censiti, sterilizzati e microchippati: sono stati quindi predisposti i certificati e si tratta ora di capire chi possa adottarli e prendersene cura.

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