"La ciclabile un anno dopo è nel degrado"
Bonfadini contesta il fatto che i gabbioni di sassi, posti sul margine sinistro per delimitare il sedime della ciclabile, sono stati completamente nascosti dall’erba e dalle piante infestanti che si trovano nei campi limitrofi.
La pista ciclabile Basella-Urgnano, ad un anno dall’inaugurazione, è immersa nel degrado. Lo sostiene a gran voce Simone Bonfadini, capogruppo di minoranza (Lega – Fdi) che recentemente è tornato sul tema delle manutenzioni del patrimonio comunale, lamentando una scarsa attenzione da parte dell’Amministrazione.
L'attacco della Lega
"Nessuno si occupa della manutenzione e della pulizia e questo è il risultato – ha accusato Bonfadini – Dopo aver speso per quest'opera un milione di euro (anche a causa di questi costosi "gabbioni di sassi") ci si dimentica di pulire e tutto viene lasciato all'incuria. Di chi è la responsabilità? Deve intervenire il Comune o i privati? Nel secondo caso perché l'Amministrazione non ha sollecitato l'intervento? I gabbioni di sassi non ci sono mai piaciuti, ma lasciare la situazione alla totale incuria ci indigna. Chiediamo all'Amministrazione un intervento tempestivo e maggiore attenzione per il futuro. La pista ciclabile è un bene di tutta la comunità e non deve essere lasciata all'incuria".
Infatti, ciò che Bonfadini contesta è che i gabbioni di sassi, posti sul margine sinistro per delimitare il sedime della ciclabile, sono stati completamente nascosti dall’erba e dalle piante infestanti che si trovano nei campi limitrofi.
La replica
A replicare è stato il sindaco Marco Gastoldi. "La manutenzione e la cura della pista ciclabile, come del resto il territorio comunale, sono affidate alle ordinarie azioni, programmate e straordinarie, messe in opera dagli uffici competenti secondo le direttive dell'Amministrazione. Nello specifico, tocca ai privati provvedere agli sfalci in oggetto – ha detto - I proprietari delle aree interessate alla manutenzione, prontamente invitati a rimuovere le erbe infestanti, hanno chiesto di comprendere l'intempestività dell'intervento di rimozione, dovuta all'improvvisa riorganizzazione del lavoro causato dalle piogge tornate ad essere periodiche dopo un grave periodo di siccità. La segnalazione del consigliere Bonfadini è dunque comprensibile ma tardiva rispetto all'azione amministrativa che già aveva messo in atto tutte le procedure del caso e attendeva l'adempimento del compito dei confinanti della pista ciclabile".