"Io, perseguitato dagli animalisti". Otto anni dopo il sequestro, parla l'allevatore di Ghisalba

Ma le famiglie custodi giudiziarie ora si oppongono strenuamente  alla prospettiva di separarsi dai loro cani.   

"Io, perseguitato dagli animalisti". Otto anni dopo il sequestro, parla l'allevatore di Ghisalba
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"Quei cani non li voglio riavere, capisco bene che dopo otto anni ormai siano legati alle loro nuove famiglie. Ma ora voglio essere risarcito.  E' un mio diritto".

Non ha il minimo dubbio, l'allevatore di Ghisalba   Claudio Vigani, su come siano andate le cose quel giorno di marzo   2012 a Desio, quando la Polizia provinciale  di Monza gli sequestrò sette cani al termine di un controllo, denunciandolo per maltrattamento di animali. E soprattutto, sa bene  come sono andate le cose  dopo, quando la notizia del sequestro, diventata di dominio pubblico, ha rischiato di mandarlo sul lastrico.

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Ora che il processo a suo carico è andato in prescrizione, il giudice ha stabilito che quei cani gli devono essere restituiti. E costi quel che costi, lui non ha intenzione di mollare. Chiede almeno un risarcimento, e chiama in causa le sette famiglie che in questi anni, da custodi giudiziari, si sono occupate degli animali,  e che  ora si oppongono strenuamente  alla prospettiva di separarsi dai loro cani.

Due anni fa, peraltro, lo stesso Vigani era rimasto coinvolto in un'altra vicenda di traffico internazionale di cuccioli dall'Est Europa (foto in alto). "Ma la verità verrà a galla..." promette.

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