Intestavano utenze domestiche a persone inconsapevoli, nei guai due sorelle truffatrici
La Polizia Locale del Distretto della Bassa Bergamasca Orientale ha denunciato due donne per sostituzione di persona e falso documentale.
La Polizia Locale del Distretto della Bassa Bergamasca Orientale ha denunciato due donne per sostituzione di persona e falso documentale.
La truffatrici
Tutto è iniziato alcune settimane fa quando al comando di Romano del Distretto della Bassa Bergamasca Orientale di Polizia Locale si è presentato un uomo, residente in città, per fare un esposto di denuncia. L’uomo ha raccontato al comandante Arcangelo Di Nardo che il giorno precedente era stato contattato dall’ufficio legale di una società di recupero crediti che per conto di Enel, ha chiesto il pagamento di un anno di arretrati di forniture di energia per un totale di 1500 euro circa. Le utenze come comunicato al cittadino romanese riguardano un immobile sito in Bariano di cui però l’uomo non ne sapeva nulla e non aveva niente a che fare.
Le indagini
La Polizia Locale come prima azione è andata all’indirizzo indicato dall'ufficio legale del recupero crediti a fare un controllo. Gli agenti al loro arrivo hanno trovato una donna che a sua volta usufruiva di utenze domestiche intestate ad un altro uomo, che sentito dagli agenti, si era detto completamente estraneo al contratto di fornitura, risultando quindi un’altra vittima di raggiro. La Polizia locale ha approfondito i controlli e la donna trovata nell’appartamento è risultata essere la sorella dell’inquilina che abitava prima nell’immobile.
La denuncia
Le indagini hanno appurato che la prima inquilina della casa, entrata in qualche modo in possesso dei documento d’identità dell’uomo che ha sporto denuncia al comando, attraverso un'utenza telefonica intestata ad una persona inesistente e al documento di identità del denunciante ha sottoscritto un contratto con Enel telefonicamente, chiedendo come previsto che le bollette fossero recapitate ad un indirizzo email creato appositamente. La sorella che ha iniziato ad abitare nell'appartamento dopo di lei, ha adottato la stessa modalità, intestando però il contratto ad un altro uomo inconsapevole, di cui, come nel caso precedente, era entrata in possesso del documento d’identità.
La Polizia locale dopo aver accertato quella che a tutti gli effetti è una doppia truffa, ha denunciato penalmente le due donne per: sostituzione di persona e falso documentale. Le due rischiano una pena di tre anni di reclusione. Ma non solo. A pochi giorni di distanza un altro romanese ha denunciato lo stesso tipo di raggiro. L’uomo infatti è stato contattato dal recupero crediti per conto per il pagamento di un anno di utenze per una casa in Val Seriana, un appartamento di proprietà del Comune del luogo e di cui il romanese non ne sapeva nemmeno l’esistenza. La Polizia locale sta indagando per risalire al responsabile della truffa.