Insulti razzisti per un parcheggio “Ci penso io a farti tornare a casa tua”

Il caso pavese non è l'unico, ecco altre vicende similari avvenute in Lombardia negli ultimi tempi.

Insulti razzisti per un parcheggio “Ci penso io a farti tornare a casa tua”
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Insulti razzisti esplosi in seguito al’occupazione di un parcheggio.

Insulti razzisti

A denunciare l’accaduto, riportato dal GiornalediPavia.it è Carmen Silva, residente a Pavia da 30 anni di origini peruviane Non ha arretrato davanti alle intimidazioni e all’aggressione verbale di matrice razzista che avrebbe subito in seguito a un disaccordo legato al “diritto” di parcheggio.

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“Bastarda straniera”

Silva, che è anche presidente di un’associazione che si occupa di integrazione, la onlus “Ci siamo anche noi”, ha segnalato l’episodio allo sportello antidiscriminazioni del Comune di Pavia e presentato una formale denuncia in questura. Stando alla sua versione dei fatti la 67enne ha parcheggiata in piazza Marconi sentendosi insultare da un uomo che le contestava di averle rubato il parcheggio. Il tenore degli insulti riportati da Carmen sarebbe stato gi grave entità, frasi del tipo: “Bastarda straniera, tornatene a casa tua. Io sono d’accordo con Salvini, che dovete tornare tutti al vostro Paese” e anche: “Mi hai rubato il posto, sei un’ignorante, vattene via, ti insegno io la buona educazione, ci penso io a farti tornare a casa tua”.

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Altri casi similari in Lombardia

Non si tratta dell’unico caso legato a dissaporti di origini razziali, spesso sfociati in minacce e insulti, recentemente avvenuto in Lombardia. Come riporta GiornalediMonza.it un episodio similare sarebbe avvenuto sul Frecciarossa Milano-Trieste dove una signora s’è rifiutata di stare accanto a una ragazza di origini straniere, dicendo: “Vicino a una negra non ci sto”, si sarebbe alzata e avrebbe cambiato posto. In via di chiarimento l’episodio relativo al pestaggio di un ragazzo di colore, avvenuto in Valtellina. Pare che il 28enne senegalese Mame Serigne Gueye sarebbe stato insultato e aggredito da un gruppo di ragazzi del posto, mentre si recava al lavoro in un panificio di Morbegno (in Provincia di Sondrio), solo perché nero. Le indagini dei Carabinieri però stanno andando avanti, poiché il quadro dell’incontro ravvicinato avvenuto attorno alle 2 di notte di sabato 13 ottobre 2018 è ancora tutto da affinare. Come riporta il nostro quotidiano online GiornalediSondrio.it, c’è in primis la versione diametralmente opposta dei tre giovani valtellinesi ritenuti responsabili del pestaggio. Altra notizia – passata alla ribalta nazionale poche settimane fa – riportata da Varesesettegiorni.it è legata alla scenata avvenuta al Carrefour di Varese: un cassiere di colore, avrebbe cercato di convincere una donna di 40 anni ad ultimare la spesa. Lei avrebbe continuato a protestare, tanto che lo stesso dipendente del negozio ha deciso di chiedere l’intervento delle forze dell’ordine per calmarla. A quel punto, la donna avrebbe addirittura reagito scagliandogli contro una lattina di birra e dichiarando: “Non voglio essere servita da un negro”. Ne è derivata una denuncia che i dirigenti del punto vendita hanno presentato ai Carabinieri, consegnando anche le registrazioni delle telecamere del supermarket. Numerose le attestazioni di stima per il cassiere coinvolto nell’episodio razzista, considerato da tutti un ragazzo in gamba e un grande lavoratore.

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