Infrastrutture, la "pagella" delle imprese: promosso l'aeroporto, bocciato il trasporto ferroviario
È una fotografia in chiaroscuro quella scattata dalla Camera di commercio di Bergamo sulla qualità delle infrastrutture nella bergamasca
È una fotografia in chiaroscuro quella scattata dalla Camera di commercio di Bergamo sulla qualità delle infrastrutture nella bergamasca, in base ai dati dell’indagine realizzata da Unioncamere Lombardia sulle imprese con almeno dieci addetti attive nell’industria e su quelle con almeno tre addetti dei settori artigianato manifatturiero, servizi e commercio al dettaglio.
L'aeroporto è il punto di forza
Il punto di forza della provincia è sicuramente rappresentato dalle infrastrutture aeroportuali, valutate molto positivamente dalle imprese bergamasche grazie alla presenza dell’aeroporto di Orio al Serio, in forte crescita negli ultimi anni: la somma dei giudizi “ottimi” e “buoni” si aggira intorno all’80% nei servizi (83%) e nell’industria (79%), mentre per artigianato e commercio al dettaglio si ferma rispettivamente al 72% e al 65%. Sono giudizi decisamente più lusinghieri rispetto alla media registrata in Lombardia, dove il trasporto aereo rappresenta già un’eccellenza, visto che tre dei quattro aeroporti della regione (tra cui Orio al Serio) fanno parte del core network, la rete centrale prioritaria individuata a livello europeo.
Tra i punti di forza, sottolineati dalle imprese, c'è l’adeguatezza rispetto ai fabbisogni del territorio e, per le imprese manifatturiere, la velocità e affidabilità nei tempi di consegna garantite per le merci più deperibili o di valore.
La rete stradale e il digitale
Al secondo posto della classifica stilata dalle imprese, con valutazioni decisamente meno positive, si trova la rete stradale e autostradale, che archivia giudizi ottimi o buoni compresi tra il 50% e il 60% (servizi: 60%; industria: 58%; commercio al dettaglio: 55%; artigianato: 53%), percentuali sempre inferiori alla media regionale. Il dato rappresenta una possibile criticità per l’accessibilità e la logistica del territorio, considerato che gran parte del traffico merci transita su gomma.
Le valutazioni sulla rete stradale e autostradale da parte delle imprese bergamasche, che risultano in tutti i settori lievemente inferiori alla media lombarda, risentono della percezione del traffico sulle strade statali, provinciali e sulle vie di accesso (solo nel settore dei servizi il punteggio è migliore rispetto al dato regionale), oltre che della minore facilità di raggiungimento delle autostrade.
I gradini successivi della graduatoria sono occupati dalle reti digitali mobili (4G e 5G) e fisse (banda ultralarga), con valutazioni più elevate espresse dalle imprese del terziario, e dai nodi logistici, che registrano anch’essi giudizi inferiori alla media regionale.
Bocciato il trasporto ferroviario
Le infrastrutture che archiviano le valutazioni più severe sono i porti e la rete ferroviaria: se nel primo caso il giudizio negativo è in linea con quello registrato in Lombardia ed è il frutto della scarsa presenza di vie di navigazione interna, oltre che dei collegamenti non ottimali con i porti liguri, nel secondo caso le valutazioni delle imprese bergamasche risultano significativamente peggiori rispetto alla già non lusinghiera media regionale. La qualità del trasporto via treno è valutata negativamente soprattutto dalle imprese manifatturiere (industria: 17%; artigianato: 15%), mentre nel terziario le percentuali risultano più elevate (commercio al dettaglio: 42%; servizi: 34%).
La principale criticità evidenziata dalle imprese orobiche riguardo al trasporto su rotaia, con percentuali di gradimento decisamente inferiori al dato regionale (il divario va dai -4 punti del commercio al dettaglio ai -11 dei servizi), riguarda gli evidenti problemi di adeguatezza della rete rispetto ai fabbisogni di mobilità (in particolare nell’industria), l’accessibilità della rete a lunga percorrenza e ad Alta Velocità e la facilità di raggiungere i mercati di riferimento, delineando di fatto una situazione di sostanziale isolamento della provincia.
“Per quanto riguarda il traffico passeggeri il territorio beneficia di una struttura aeroportuale efficiente, diventata da ormai quasi un decennio il terzo aeroporto nazionale, al vertice europeo sulla base dell’apprezzamento dei servizi offerti ai passeggeri secondo le rilevazioni di ACI World - commenta il presidente Carlo Mazzoleni - Il trasporto su rotaia rappresenta invece da sempre per Bergamo un punto di debolezza, sia per quanto riguarda il traffico dei passeggeri che per quello delle merci, cosicché molto movimento che potrebbe utilizzare la ferrovia si riversa invece sulla rete stradale. Il pesantissimo calo del trasporto merci dell’aeroporto negli ultimi anni e la recente chiusura dello scalo merci ferroviario di Bergamo non fa che aggravare il problema del trasporto delle merci, particolarmente critico per una provincia a vocazione manifatturiera e fortemente esportatrice”.