Insieme ce la faremo

Inarrestabile Croce rossa: anche il Comitato di Caravaggio in campo contro Covid-19 FOTO

A ricordarlo è un grande cuore rosso fuori dalla sede di piazzale Stazione disegnato dai bambini di Caravaggio.

Inarrestabile Croce rossa: anche il Comitato di Caravaggio in campo contro Covid-19 FOTO
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Sulla parete della sede del Comitato di Caravaggio della Croce Rossa Italiana, nel piazzale della Stazione recentemente è stato appeso un drappo con raffigurato un grande cuore rosso con scritto "Insieme ce la faremo". E' il messaggio dei bambini di una scuola di Caravaggio che hanno voluto ringraziare i volontari della Croce rossa che sono impegnati giorno e notte nei servizi di trasporto dei malati soprattutto con i sintomi del Covid-19 agli ospedali di Treviglio e di tutta la Lombardia.

L'esercito dei volontari Cri

“Il sostegno dei cittadini è per noi importantissimo e ci dà la forza necessaria per andare avanti in questa lotta quotidiana contro un nemico invisibile – afferma il presidente del Comitato di Caravaggio, Carmine Musio -. I nostri volontari iniziano il turno dalle 7 di ogni giorno con i servizi in supporto della popolazione quali il Pronto Farmaco e Pronto Spesa, in accordo con le Amministrazioni Comunali di Caravaggio e Mozzanica, attivo da tre settimane e in continua espansione, cui collaborano anche alcuni Volontari Temporanei che hanno dato la loro disponibilità. L’attività per i cittadini prevede anche il trasporto nei centri di cura per effettuare terapie e il ritiro referti".

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Il bacino del Comitato è di oltre 35mila abitanti e comprende i Comuni di Calvenzano, Caravaggio, Fornovo San Giovanni, Misano Gera d’Adda, Mozzanica e Pagazzano.

"Abbiamo in servizio fino a due ambulanze al giorno, più una di un’altra associazione inviata da AREU Lombardia. La centrale del 112 ci manda dove c’è bisogno e, dopo aver caricato, viene comunicata la destinazione che può essere l’ospedale di Treviglio ma anche il Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Crema e a volte anche Vimercate, Monza, Melzo, Como. I volontari ogni volta che rientrano devono sanificare le ambulanze, preparare il vestiario, recuperare il materiale, preparare i turni".

Mancano i dispositivi di protezione

"I volontari caravaggini hanno prestato servizio anche per il controllo della temperatura corporea negli Aeroporti di Linate e Malpensa e hanno effettuato numerosi viaggi per riportare a casa cittadini bergamaschi e bresciani che rientravano in Italia dopo essere stati tenuti in isolamento in alcuni Paesi esteri - prosegue - La situazione in cui siamo chiamati ad operare ci impone di lavorare oltre gli standard abituali, con personale assolutamente volontario e quindi che non percepisce compensi. I dispositivi di protezione individuale (DPI) scarseggiano ormai da tempo e dobbiamo spesso affidarci a canali di fortuna. Ne approfitto per dire grazie agli oltre 120 volontari del Comitato, che ricordo ha anche una sede a Mozzanica, da sempre attiva nelle attività sociali in favore della popolazione”.

Una situazione difficile che i volontari della Croce Rossa Italiana affrontano con professionalità e competenza ma che non può prescindere dall’aiuto di cittadini e aziende che possono contribuire all’acquisto di materiali ed attrezzature. Per ogni informazione è possibile utilizzare la email seguente: caravaggio@cri.it

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