In volo dal Brasile per scoprire la terra dei trisnonni
Douglas Cagnetti e la sua famiglia domenica hanno concluso con un tour guidato del paese la loro vacanza in Italia
Douglas Cagnetti e famiglia hanno attraversato l'oceano Atlantico, un volo da 9.943 chilometri, per una vacanza in Italia alla scoperta anche, e soprattutto, di Mozzanica la terra dei trisnonni emigrati nel 1877 in Sudamerica.
Alla scoperta della terra dei nonni, dal Brasile a Mozzanica
Un viaggio lungo 9.943 chilometri per scoprire le bellezze dell’Italia e, soprattutto, scoprire il paese in cui sono nati e vissuti i trisnonni Francesco Maria Cagnetti e Liberata Milanesi, che nel 1877 si sono imbarcati al porto di Genova alla volta del Sudamerica, per cercare fortuna e una nuova vita in Brasile. Lo ha intrapreso due settimane fa Douglas Cagnetti, 30 anni, con la moglie Carla Cabral e i due figli Pietro di 2 anni e Antonella di sette mesi: da Barra Velha, Comune della Stato federale di Santa Catarina, nel sud-est del Brasile alla volta del bel paese. La vacanza ha toccato diverse mete - Roma, la zona del Chianti in Toscana, Firenze, Pisa, Venezia e Milano - e domenica scorsa la famiglia Cagnetti ha raggiunto in treno la Bassa.
La visita guidata in paese con "Storie di Mozzanica"
Ad organizzare un vero e proprio tour guidato in paese ci hanno pensato i ragazzi di "Storie di Mozzanica" - Paolo Ghilardi, la sorella Laura, Veronica Pisoni e Fabio Ferri - gruppo di appassionati di storia, arte, cultura e tradizioni mozzanichesi, tenute "vive" attraverso un sito internet, una pagina Youtube e i social network.
"Non è la prima volta che persone che abitano in Brasile contattano il nostro gruppo dopo aver scoperto di avere avuto avi nati a Mozzanica - ha raccontato Paolo -. Qualcuno a Mozzanica c’è venuto negli anni ‘90, ma Douglas è il primo che incontriamo. La sua curiosità di scoprire dove i trisnonni avevano abitato e si erano sposati, è nata quando tra i documenti di famiglia ha ritrovati i biglietti della nave sulla quale si sono imbarcati da Genova verso il Brasile e i permessi per l’espatrio. Così Douglas, che in Brasile lavora nella ditta edile del padre ha deciso di venire in vacanza con la famiglia in Italia".
Mozzanica è stata l’ultima tappa, come il dolce che conclude un buon pranzo o una buona cena. Paolo e gli amici, in auto, hanno raggiunto la famiglia Cagnetti alla stazione di Brescia.
"Nessuno di noi ha figli - ha proseguito Ghilardi, spiegando come è stato superato anche il problema della lingua - e dobbiamo ringraziare Francesca Fossati, Laura Pavesi e Sara Lamera che ci hanno prestato i seggiolini da auto per i bambini. Douglas e Carla parlavano solo il portoghese, niente inglese. Ci ha dato una grossa mano come traduttore Francesco Sassone, un collega di mia sorella".
Giunti così a Mozzanica la prima tappa è stata nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano.
"Lì dove i suoi trisnonni si erano sposati, come ha spiegato loro lo storico Adriano Carpani, altra persona che ringraziamo per l’aiuto che ci ha dato - ha aggiunto Paolo - non però all’altare Maggiore, ma bensì all’altare della Natività, che si trova in una cappella laterale, dove si sposavano le famiglie povere dei tempi. In chiesa Douglas ha potuto ammirare il fonte battesimale del ‘500 nel quale è stato battezzato il trisnonno. Non la trisnonna che era originaria di Caravaggio. Abbiamo proseguito con una passeggiata in paese, sulle rogge che attraversano Mozzanica sino a via Santo Stefano dove i trisnonni di Douglas hanno abitato al civico 73 di allora, che non esiste più essendo cambiata la numerazione delle vie".
Il pranzo tipico bergamasco e la sorpresa finale
La visita della famiglia brasiliana si è conclusa con il pranzo al Ristorante "Dell’Albero" in zona Colomberone.
Un pranzo a base di ravioli, porchetta e polenta che hanno molto apprezzato e che conoscevano perché nello stato di Santa Catarina, in Brasile, c’è stata una forte immigrazione dalla bergamasca tanto che ogni settembre dal 1992 a Botuvera si tiene la Festa Bergamasca - ha concluso Paolo Ghilardi -. A Douglas e Carla abbiamo poi donato una copia del certificato di matrimonio dei trisnonni, che abbiamo recuperato sul sito che gli archivi di stato mettono a disposizione per le ricerche genealogiche, un libro d’arte sulla chiesa parrocchiale e il calendario 2024 con foto storiche di Mozzanica. D’accordo con Carla, infine, abbiamo fatto una sorpresa al marito: lui è appassionato di fisarmonica e, grazie a Damiano Foppa e la madre Maria Ficca che ce l’hanno prestata, l’abbiamo fatta trovare a Douglas che con piacere ci ha intrattenuto suonandola".