ghisalba

Il tarlo asiatico infesta le piante, scatta l’allarme ambientale

La cittadinanza dovrà mettere in atto alcuni accorgimenti: in particolare si dovrà prestare attenzione al divieto di movimento di materiale legnoso al di fuori di uno specifico raggio

Il tarlo asiatico infesta le piante, scatta l’allarme ambientale
Pubblicato:
Aggiornato:

Su seimila piante analizzate, circa 60 sono risultate infette dal tarlo asiatico e almeno 200 dovranno essere abbattute.

Il tarlo asiatico

È questo quanto emerso dall’assemblea pubblica di giovedì scorso voluta a Ghisalba dall’Amministrazione Conti per parlare del pericolo del tarlo asiatico, coleottero alloctono probabilmente importato da alcuni imballaggi.  Il tarlo asiatico rappresenta una seria minaccia per i vivai produttori di piante ornamentali sia arboree che arbustive, per le coltivazioni delle piante da frutto, per gli ecosistemi urbani e forestali ma anche per semplici parchi e giardini privati.

I dati

Presenti anche l’ispettore del Servizio Filosanitario di Regione Lombardia Alessandro Bianchi e i tecnici di Ersaf, l’Ente regionale per i servizi dell’Agricoltura e alle Foreste. Coloro che in questi mesi hanno monitorato albero dopo albero tutto il patrimonio "green" comunale, potendo stabilire lo stato di salute delle piante.  La buona notizia è che il focolaio ghisalbese è ancora "giovane" e cioè controllabile. Tuttavia, per evitare che il tarlo si espanda è necessario procedere con l’abbattimento di alcuni alberi.

L'epicentro

L’epicentro della diffusione è l’area urbana a nord del paese. Il che è buona cosa, poiché non risultano intaccate le piante del Parco del Serio. La problematica legata all’insetto è che non sempre la sua presenza si palesa tramite la comparsa di elementi manifesti. Di fatto, in fase di abbattimento delle piante infette, se si dovesse notare la presenza di altre infezioni sarà necessario allargare il raggio d’azione degli intervento dei tecnici.  Del ricambio delle piante che saranno tagliate si occuperà la Regione. L’ente, inoltre, continuerà il monitoraggio nei prossimi mesi per intercettare eventuali nuovi focolai.

Il contributo dei cittadini

I nuovi arbusti verranno messi a dimora, si ipotizza, all’inizio del prossimo anno, mentre sicuramente prima della fine del 2021 si dovrà procedere con il taglio di quelle infestate. La cittadinanza dovrà mettere in atto alcuni accorgimenti: in particolare si dovrà prestare attenzione al divieto di movimento di materiale legnoso al di fuori di uno specifico raggio, così come bisognerà evitare di piantare esemplari arborei sensibili ad ospitare l’insetto.

TORNA ALLA HOME

 

Seguici sui nostri canali