Il restauro dell’affresco della Madonna con bambino finanziato grazie a una famiglia devota

Una famiglia devota alla Madonna della Fiamma di Martinengo, offrirà il restauro dell’affresco della Madonna con bambino in memoria di una defunta.

Madonna della Fiamma

L’opera d’arte. di autore ignoto risalente all’inizio del 1500, è probabilmente l’effige che ha dato origine al santuario stesso. È collocata sopra il tabernacolo dell’altare maggiore e mostra i segni dello scorrere del tempo, che hanno segnato soprattutto il volto della Vergine: un deterioramento che si nota guardando l’immagine di profilo, dal lato sinistro.

"Se ne occuperà la restauratrice Cinzia Bortolotti di Azzano San Paolo, una professionista che ha parecchia esperienza nel campo, anche a livello provinciale - ha spiegato don Enrico Cortinovis - abbiamo già ricevuto le autorizzazioni di Curia e Sovrintendenza ai Beni culturali".

L’intervento non richiede una cifra ingente ma senza il privato non sarebbe stato possibile procedere.

"Dobbiamo ringraziare questa famiglia per la sua generosità - ha continuato il religioso - così come il cittadino che a novembre dello scorso anno ci ha permesso di rifare l’impianto d’illuminazione: infatti in santuario sono state installate luci a led, che non solo garantiscono una luminosità migliore ma anche un notevole risparmio energetico".

L'intervento sull'affresco

Un intervento che verrà effettuato nel prossimo mese di ottobre e dovrebbe concludersi entro una settimana.

"I guai maggiori dell’affresco sono due - ha chiarito don Cortinovis - le grosse sacche di distacco dell’intonaco dalla muratura e una pellicola pittorica lucida molto evidente che offusca la visione appena ci si sposta da un punto di osservazione centrale".

I problemi di consolidamento dono quelli che preoccupano maggiormente a breve termine, perché al tocco i distacchi paiono notevoli e mettono a rischio caduta alcune porzioni. Proprio in corrispondenza dei bordi dell’affresco si sentono i vuoti più profondi, quanto all’effetto lucido, è dovuto verosimilmente a un eccesso di di prodotto fissativo dato sia come consolidante della pellicola che usato come consolidante dei ritocchi effettuati in un precedente restauro. Verrà eseguita una prima pulitura per eliminare i depositi di polvere, dopodiché si procederà con il consolidamento degli intonaci e con la stuccatura di crepe e fessurazioni. Quindi si cercherà di eliminare la patina lucida mediante solvente e si provvederà al ritocco delle nuove stuccature e all’adeguamento cromatico dei ritocchi del precedente restauro.