La selezione rappresenta il primo passo verso la candidatura al Premio Compasso d’Oro 2026, il più autorevole riconoscimento del design italiano, e testimonia la crescente attenzione verso un design orientato al sociale e all’inclusione, capace di generare impatto concreto nelle comunità.
Un design che unisce comunità e accessibilità
Reti Blu è un progetto sostenuto da Regione Lombardia – DGR 7504 e ha coinvolto l’intero territorio dell’Ambito di Romano, che comprende 17 Comuni, con l’obiettivo di promuovere benessere, autonomia e inclusione per le persone con disturbo dello spettro autistico. Tra le sue azioni principali figura la realizzazione di una segnaletica inclusiva per spazi pubblici e privati a uso collettivo, progettata per persone neurodivergenti ma pensata per diventare universale, ovvero utile a tutti. La segnaletica è stata ideata e progettata da Studio Shift, con la stampa curata da Il Punto Grafico srl.
Partendo dallo studio dei percorsi quotidiani di 30 bambini e ragazzi di Spazio Autismo, Reti Blu ha costruito una rete concreta di luoghi accessibili, con l’intento di rendere la città più leggibile, accogliente e comprensibile per chiunque.
Tra i luoghi coinvolti: scuole, uffici pubblici, servizi, bar, ranch, spazi associativi e il MACS – Museo d’Arte e Cultura Sacra di Romano.
Co-progettazione e linguaggi visivi accessibili
Il progetto si è sviluppato attraverso laboratori di co-creazione che hanno coinvolto genitori, educatori, specialisti di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA), commercianti e cittadini. Da questo lavoro condiviso è nato un sistema di segnaletica modulare e adattabile, basato su un linguaggio iconico universale per facilitare l’orientamento e la comprensione degli spazi.Tra gli strumenti realizzati: Etichette spaziali, per aiutare a orientarsi con maggiore autonomia. Vademecum comportamentali, per favorire interazioni adeguate nei diversi contesti. Script spaziali, che sostengono l’apprendimento delle routine quotidiane. Pur nata per rispondere ai bisogni di persone con disabilità, la segnaletica migliora la fruizione degli spazi anche per bambini in età pre-verbale, anziani e cittadini stranieri, contribuendo a costruire una visione universale di accessibilità e partecipazione.
Un riconoscimento che valorizza il territorio
La selezione nell’ADI Design Index 2025 conferma come innovazione sociale e qualità progettuale possano emergere anche da contesti territoriali non metropolitani. Reti Blu rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, imprese sociali e studi di design, capace di trasformare l’inclusione in un linguaggio visivo condiviso, diffuso nel tessuto urbano e nella vita quotidiana delle persone. Un progetto che dimostra come il design, quando mette al centro le relazioni umane, possa diventare uno strumento potente di cohesione, bellezza e cittadinanza attiva.
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