8 marzo

Il “Cuore di donna 2024” alla titolare della celebre trattoria “Da Giuliana”

Aperta, in via Broseta, nel 1943 dai genitori Antonio e Anna a Bergamo è una vera e propria istituzione

Il “Cuore di donna 2024” alla titolare della celebre trattoria “Da Giuliana”

(nella foto da sinistra Oscar Fusini, Pinuccia D’Ambrosio, Luciano Patelli, Giulia D’Ambrosio, Giovanni Zambonelli, Giampietro Rota, Lorenzo Cereda)

A Giulia D’Ambrosio il premio “Cuore di donna 2024” di Confcommercio Bergamo. Cuore, coraggio e passione: la spinta per fare impresa e districarsi tra vari impegni richiesti da famiglia e lavoro. Lei, la titolare della storica trattoria “Da Giuliana” incarna tutto questo e oggi, 8 marzo, ha ricevuto il riconoscimento.

“Cuore di donna” a Giulia D’Ambrosio

Per premiare le donne imprenditrici, multitasking per natura, Confcommercio Bergamo dedica il riconoscimento “Cuore di donna” a una figura femminile del nostro territorio che si sia distinta per coraggio e passione nella sua impresa. Il premio Terziario Donna Confcommercio Bergamo, ideato nel 2023, gode del patrocinio di Confcommercio Imprese per l’Italia, Fipe-Federazione Italiana Pubblici Esercizi e Federalberghi.

La targa, con l’immagine di un cuore stilizzato, marchio del premio, è stata consegnata quest’anno a Giulia D’Ambrosio, titolare di “Da Giuliana – Trattoria D’Ambrosio Giuochi e Bocce”, storica attività di famiglia in via Broseta, aperta nel 1943 dai genitori Antonio e Anna.

“Rappresenta un’istituzione nell’accoglienza e nella ristorazione – commenta Giovanni Zambonelli, presidente Confcommercio Bergamo – Una donna speciale, esempio unico per l’imprenditoria femminile, dal carattere e dal cuore straordinari. Oltre all’impegno nel lavoro nell’attività di famiglia, si è sempre distinta per attività benefiche in prima linea e a fianco di associazioni importanti, oltre che per la promozione del territorio”.

Il premio è stato consegnato oggi, 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della Donna, nella sede cittadina dell’associazione dal presidente Giovanni Zambonelli, dal vicepresidente vicario Luciano Patelli e dal direttore Oscar Fusini. Alla cerimonia erano presenti anche Giampietro Rota (presidente Grossisti vino e bevande) e Lorenzo Cereda.

“Da Giuliana”, un’istituzione

Giulia D’Ambrosio, per tutti “la Giuliana”, più che chef-patronne della trattoria che porta il suo nome in Via Broseta è un’istituzione. Il suo modo unico di fare accoglienza, con modi schietti e diretti come la sua cucina, è un marchio di fabbrica. Tanto che nei momenti difficili che hanno segnato la sua vita negli ultimi anni, la saracinesca senza la sua irrinunciabile regia si è abbassata anche per mesi. Il tempo di rimettersi in pista con il suo solito piglio e la sua forza e riprendere a rimboccarsi le maniche e a correre avanti e indietro per il suo locale, dove si divide tra sala e cucina, telefono, accoglienza e magazzino.

Quando ha riaperto, 400 ultra-tifosi atalantini sono scesi in strada con lo striscione “Bentornata Giuliana”. Nella storica trattoria con giuochi e bocce, come ricorda l’insegna datata 1943, tutti si sentono come a casa. È il luogo d’incontro e mondanità bergamasco per antonomasia: ai suoi tavoli si sentono a proprio agio calciatori e operai, avvocati e muratori, poeti e imprenditori, attori e commesse. Dell’Atalanta è una super tifosa, sempre presente in tribuna: tutte le maglie che ci sono nel locale, da Super Pippo a Zappacosta fino a Grassi, passando per Carrera, Conti, Freuler, Djimsiti, Hateboer e moltissimi altri, raccontano questo insostituibile legame. Come le foto di celebrità, sportivi, cantanti, politici e imprenditori: tutti ai tavoli in un posto semplice eppure raro, che mantiene inalterata nel tempo la sua magia, senza cambi di menù e rivoluzioni particolari, se non quello di restare sempre fedele a se stesso.

Un’esperienza unica

Tutti ritrovano in questa insegna un’atmosfera conviviale e spensierata e una cucina semplice e genuina, con ricette tradizionali della tradizione lombarda, mediata nei gusti da divagazioni mediterranee che sono nel dna di famiglia, nelle origini pugliesi di papà Antonio (originario di Bisceglie) e mamma Anna, presenza che è stata sempre insostituibile – e altrettanto compianta – nel ristorante come in famiglia, madre di tre figli, Mimmo, Pinuccia, oltre a Giuliana, che l’ha sempre affiancata in trattoria.

Oltre al modo unico di fare accoglienza, Giuliana è stata da ragazza campionessa italiana di bocce e tiro al volo, finalista di Miss Italia 1977 (Selezione Fotografica), impegnata in gare automobilistiche e di sci. Non è da meno il suo impegno nella beneficenza e nell’attivismo in associazione, a partire dall’Aob- Associazione Oncologica Bergamasca di cui è vicepresidente. Appassionata di moda e grandi griffe, bambolotti e peluche, porta ad ogni viaggio e tour per mercatini un dettaglio unico pronto a fare la differenza nel suo locale.

Il premio di Confcommercio

Il riconoscimento Terziario Donna è alla seconda edizione. L’anno scorso venne assegnato alla famiglia Amaddeo, in ricordo di Angelina Scopelliti, per tutti Lina, scomparsa a ottobre 2022, che ha portato avanti per più di 65 anni assieme a Mimmo, mancato nel 2017, il ristorante nel cuore del borgo storico di Bergamo Alta.