Il capitano della Guardia di Finanza Maria Luisa Ciancia saluta e fa il bilancio 2018-2019

Questa mattina in conferenza stampa ha presentato il rendiconto e annunciato il suo trasferimento a Bologna tra due settimane.

Il capitano della Guardia di Finanza Maria Luisa Ciancia saluta e fa il bilancio 2018-2019
Pubblicato:
Aggiornato:

Il capitano delle Fiamme Gialle Maria Luisa Ciancia ha annunciato l'addio a Treviglio stamattina, in una conferenza stampa. Dal prossimo 5 agosto comanderà una sezione del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Bologna. Al suo posto un'altra donna.

Il capitano lascia il comando: "Quattro anni intensi"

Questa mattina, in una conferenza stampa tenuta nel comando di via Forze Armate il capitano delle Fiamme Gialle trevigliesi Ciancia ha annunciato il prossimo trasferimento in quel di Bologna, illustrando insieme al tenente Santolo Perrotta, comandante della sezione operativa volante e al luogotenente Antonino Frontera comandante del nucleo mobile, il bilancio operativo dell'attività svolta nel 2018 e nel primo semestre del 2019.

"Questo è un bilancio fondamentale per me, in quanto sarà l'ultimo che presenterò io.  Infatti, dopo quattro anni che ho l'onore di comandare questo reparto, sono in procinto di assumere un nuovo incarico, lascerò tra due settimane circa. Dal prossimo 5 agosto comanderò una sezione del Nucleo di Polizia economico-finanziario di Bologna. Sicuramente dispiace lasciare i colleghi e il territorio, sono stati quattro anni intensi, ma questo è il destino di noi ufficiali".

Lotta a evasione e frodi fiscali: edilizia settore a rischio

I numeri sono importanti, perché esprimono la presenza del reparto sul territorio, composto da 52 Comuni. Una presenza efficace, su diversi fronti. In primis la lotta all'evasione e alle frodi fiscali.

"Sono state svolte 288 attività ispettive, fra verifiche, controlli e altri interventi - ha esordito il capitano - che hanno consentito di segnalare all'Agenzia delle entrate, per successivo accertamento. una base imponibile sottratta a tassazione pari a oltre 67 milioni di euro, con una stima di imposte evase, sia dirette che Iva, pari a oltre 42 milioni di euro". Alcune di queste attività di verifica, così come input  acquisiti dalle banche dati piuttosto che da altre segnalazioni, hanno consentito di attivare diverse indagini.

"Si tratta di indagini in materia penal-tributaria - ha spiegato - relative a condotte costituenti reato poi segnalate all'autorità giudiziaria. Da lì sono state avviate e concluse 50 indagini di polizia giudiziaria, che hanno portato denunciare 175 persone per reati fiscali. Quelli più ricorrenti  sono di due tipi: l'uso e l'emissione di fatture false e le indebite compensazioni d'imposta per simulare il pagamento fittizio di contributi a carico dei dipendenti. Questo si verifica soprattutto nel settore edilizio, uno dei principali dell'economia della pianura bergamasca". Sempre in ambito penale-tributario sono stati disposti sequestri importanti.

"Sequestri di beni e liquidità per otto milioni e mezzo di euro, importi parametrati alle imposte evase - ha continuato il capitano - altre proposte di sequestro ancora al vaglio della Magistratura raggiungono un importo di oltre 78 milioni di euro. Numeri in netto incremento rispetto all'anno scorso. La nostra azione si è concentrata nel recupero di risorse sottratte all'erario. Esempio ne sono state le indagini svolte nello scorso gennaio in due aziende del settore plastico, che hanno portato al sequestro di 2 milioni e mezzo di euro e alla denuncia di 21 persone. Attraverso un vorticoso giro di fatture false i proventi derivanti dall'evasione venivano poi riciclati nell'est Europa, dove le normative sono più blande". Individuati anche 54 evasori totali.

"Sono soggetti sconosciuti al Fisco che, pur avendo prodotto redditi, non li hanno dichiarati - ha osservato - per scovarli sono state utilissime le banche dati, che ci permettono fare controlli mirati e specifici, oltre alla conoscenza e al controllo del territorio. Ma non c'è solo il  cosiddetto sommerso d'azienda, c'è anche il sommerso da lavoro: il lavoro irregolare.  Individuati 40 datori di lavoro che hanno impiegato 52 lavoratori in nero, tra cui nove clandestini e 24 irregolari. Un dato in aumento rispetto al passato". Nell'ambito del controllo economico del territorio sono stati infine effettuati 1867 interventi, compresi quelli strumentali come il rilascio degli scontrini, le ricevute fiscali ma anche il trasporto merci. Emblema ne è il rinvenimento di 27 tonnellate di rifiuti a Pagazzano".

Tutela spesa pubblica: disoccupato con diecimila euro

Maria Luisa CanciaNell'ambito dei controlli finalizzati al contrasto dello spreco di risorse pubbliche, le Fiamme Gialle hanno effettuato 11 controlli nei confronti di cittadini che percepivano prestazioni sociali agevolate: per esempio benefici erogati dai Comuni.

"Tra loro cinque sono risultati irregolari e sono stati denunciati, quindi sono stati recuperati gli importi" ha spiegato Ciancia. Altri interventi sono stati effettuati anche nel settore previdenziale: "Effettuati 13 interventi soprattutto nel comparto degli assegni sociali - ha proseguito - vale a dire misure di sostegno del reddito per persone in difficoltà economiche, over 65 e con un reddito inferiore a seimila euro l'anno. Tredici individui li avevano percepiti indebitamente e abbiamo così recuperato 35mila euro. Un cittadino marocchino, per esempio, fermato nel 2018 ad Orio al Serio aveva con sé diecimila euro ma aveva dichiarato di lavorare da un anno a Manchester come lavapiatti: in realtà era residente a Verdellino e percepiva indennità di disoccupazione". Altri 38 controlli hanno riguardato cittadini che beneficiano dell'esenzione del pagamento del ticket sanitario: 31 di loro non ne avevano diritto e avevano usufruito di prestazioni gratuite per 11.581 euro."

Scovato anche un cittadino che aveva richiesto e ottenuto contributi dell'Unione europea nell'ambito della politica agricola comune pari a 33116 euro, attestando falsamente il possesso di terreni attraverso contratti di affitto fasulli. In passato era possibile stipularli anche solo verbalmente. L'anno scorso ne sono risultati due con persone decedute.

Criminalità: contrabbando di bionde e traffico di rifiuti

Uno dei fenomeni riemergenti è quello del contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

"A Stezzano, nel gennaio di quest'anno, abbiamo sequestrato quasi tre tonnellate e mezzo di tabacchi- ha rimarcato Ciancia - occultati su un camion che trasportava bancali di  bottiglie di vetro: solo all'esterno però, dietro c'erano le sigarette. L'imposta evasa è stata  stimata in quasi 500mila euro. I due responsabili, un albanese e un italiano, sono stati arrestati".

La pianura bergamasca risulta poi essere divenuta un crocevia per il traffico illecito di rifiuti. "Nel dicembre 2018, a Caravaggio abbiamo individuato quattro capannoni pieni di rifiuti speciali non pericolosi, che sono stati poi smaltiti- ha affermato il capitano - scongiurando il rischio che poi si appiccasse un incendio. mentre a Pagazzano, nel maggio di quest'anno, è stato sequestrato un carico di 27mila chi di rifiuti eterogenei e il trasportatore denunciato". Il comando ha anche svolto controlli verso tre soggetti cosiddetti "fiscalmente pericolosi", persone che vivono di proventi derivanti da delitti.

"E' consentito applicare gli stessi strumenti che prevede la normativa antimafia - e abbiamo proposto sequestri per 2431197 euro. In materia di riciclaggio poi sono stati denunciate 28 persone, con proposte di sequestro per 14 milioni di euro. In relazione all'autoriciclaggio, invece, denunciate sette persone e fatte proposte di sequestro per 1.825.703 euro. Si tratta di operazioni connesse a frodi fiscali. Nel settore dei reati fallimentari, infine, nella primavera del 2018,  denunciate tre persone, tre delle quali finite in manette e accertate distrazioni patrimoniali per 2.524.957 euro". Presente sul territorio anche il fenomeno dell'usura, con le Fiamme Gialle che hanno denunciato sette persone e avanzato alla Magistratura proposte di sequestri per oltre 500mila euro. Importante anche la produzione e il commercio di prodotti contraffatti e non sicuri.

"Sequestrati 3166 prodotti illegali, soprattutto legati al settore dell'abbigliamento e degli accessori - ha concluso Ciancia - smerciati sulle piattaforme informatiche. Denunciati 16 persone e segnalate altre cinque. Non tutti sanno che a rispondere a livello amministrativo sono anche gli acquirenti".

 TORNA ALLA HOME

 

Seguici sui nostri canali