Ambiente

Il 2021 dei carabinieri forestali: 488 sequestri, 11 arresti e multe per oltre 9 milioni di euro

Un bilancio positivo con i controlli che sono arrivati a quota  36.047 e il numero delle persone controllate è stato pari a 13.698.

Il 2021 dei carabinieri forestali: 488 sequestri, 11 arresti e multe per oltre 9 milioni di euro
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Tutela della fauna, del territorio, inquinamento, incendi boschivi e soprattutto discariche e abbandono di rifiuti. Sono questi gli ambiti in cui si è svolta l'attività dei carabinieri forestali nel 2021. Ben 488 i sequestri, 11 le persone arrestate e multe per oltre 9 milioni di euro.

Il 2021 dei carabinieri forestali

Ad illustrare l'operato dei carabinieri forestali della Lombardia è stata la comandante della Regione, generale di brigata Simonetta De Guz che ha espresso grande soddisfazione per i risultati conseguiti nell'ultimo anno. Un bilancio positivo con i controlli che sono arrivati a quota  36.047 e il numero delle persone controllate è stato pari a 13.698. I numeri dei reati perseguiti e delle persone denunciate seguono un trend crescente nell’ultimo quadriennio.

I risultati operativi

Ben 1256 le persone deferite all’Autorità Giudiziaria, 1.465 i reati perseguiti, principalmente nei settori della tutela della fauna (26%), delle discariche e rifiuti (25%), della tutela del territorio (17%), degli incendi boschivi (11%) e degli inquinamenti (4%). I sequestri penali sono stati 488, mentre gli arresti 11, di cui ben 9 nel settore discariche e rifiuti.

Ammontano a 2.624 gli illeciti amministrativi accertati, 2.584 le persone sanzionate, per un importo totale notificato pari ad oltre nove milioni di euro (9.416.213 euro).

Vaste indagini nel Pavese e nel Bresciano

Nel 2021 sono state completate alcune indagini rilevanti nel settore della gestione dei rifiuti e delle discariche che hanno portato all’esecuzione di sei arresti nel Pavese e in provincia di Brescia al sequestro preventivo di una società operante nel settore del recupero dei fanghi di depurazione per un valore di 12 milioni di euro e di un’area estesa 30mila metri quadrati all’interno del sito di interesse nazionale “Brescia-Caffaro”.

La comandante Simonetta De Guz, illustrando i dati, ha precisato che l’attività operativa è uno degli aspetti del lavoro poliedrico svolto giornalmente, che comprende molteplici ambiti, come la previsione del grado di pericolo delle valanghe (Meteomont), il controllo degli ecosistemi forestali (Con.Eco.For.), il censimento degli alberi monumentali, la partecipazione ai progetti LIFE dell’Unione Europea, solo per
citarne alcuni. È stato anche importante il ruolo svolto nell’ambito della Protezione civile con gli interventi di soccorso nelle aree montane e nell’educazione ambientale, con numerose iniziative che hanno coinvolto la cittadinanza e gli istituti scolastici.

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