In memoria

Domani, 18 marzo, la Bassa si ferma per ricordare le vittime del Covid

Sono molte le iniziative organizzate sul territori per non dimenticare ciò che è stata la pandemia per la provincia di Bergamo

Domani, 18 marzo, la Bassa si ferma per ricordare le vittime del Covid
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Domani, sabato 18 marzo, ricorre la "Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di Coronavirus" e la Bassa "si ferma" per ricordare tutti coloro che non ce l'hanno fatta.

Un monumento a Romano, lapide a Ghisalba

Un monumento in Municipio a ricordo dei romanesi vittime del Covid. Sabato 18 marzo Romano si fermerà in due momenti distinti per ricordare i 150 romanesi scomparsi durante la pandemia. Il primo sarà celebrato alle 10.30 in Municipio a Romano, dove l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Sebastian Nicoli inaugurerà un monumento dedicato alle vittime del Covid. L’installazione artistica è stata realizzata dall’artista "senza volto" M’horò.

A Ghisalba ritrovo alle 11 al cimitero per una cerimonia di preghiera, a cui faranno seguito l'inaugurazione e la benedizione della nuova lapide a ricordo delle vittime del Covid.

Un rintocco per ogni vita

Il secondo evento dedicato alla memoria delle vittime romanesi del Covid sarà celebrato alle 20. Il Comune di Romano insieme alla parrocchia ha deciso di aderire all’iniziativa legata a "Bergamo e Brescia capitali della cultura 2023". "Land Music" sarà un concerto commemorativo che riunisce le parrocchie dei 448 comuni delle province di Bergamo e Brescia. Consisterà nel far "concertare" simultaneamente le campane dei campanili presenti sugli oltre 7.500 chilometri quadrati di territorio. Di fatto sarà il concerto di campane spazialmente più ampio mai eseguito.  Alle 20 ciascun campanile suonerà ed eseguirà un numero di rintocchi pari alle vittime provocate dalla pandemia nelle parrocchie e nei Comuni di "competenza" del campanile, contribuendo così a creare un "concerto esteso" che unirà simbolicamente le due province.

Nicoli: "Un passaggio che ci ha segnato profondamente nell’anima"

"Romano come tutta la nostra provincia ha subito in modo devastante la pandemia. - ha commentato il sindaco Nicoli - Credo che per tutti, quel periodo della vita delle nostre comunità rappresenti un passaggio che ci ha segnato profondamente nell’anima. Un periodo che ci ha fatto vivere nel terrore, nel timore che la sirena successiva di un’ambulanza potesse riguardarci in prima persona o una persona a noi cara. A Romano, in soli due mesi, abbiamo perso almeno 150 nostri concittadini: il numero decesso che, in media, a Romano, abbiamo nel corso di un intero anno. Abbiamo ricevuto in dono una installazione artistica che porremo nel giardino interno del palazzo comunale perché noi, le persone che hanno avuto il privilegio di sorpassare indenni quella tragedia, abbiamo il dovere di ricordare, per sempre, i nostri caduti, e con intenzione uso questa parola perché quello che abbiamo subito è l’equivalente degli effetti di una guerra".

Una messa al Santuario di Caravaggio

Lo stesso giorno, sabato 18 marzo, alle 16 al Santuario di Caravaggio Santa Maria del Fonte verrà celebrata la messa solenne in memoria delle vittime del Covid, in particolare di quelle decedute negli ospedali di Treviglio e Romano di Lombardia. L'iniziativa è organizzata dall'Asst Bergamo Ovest. La cittadinanza, i parenti delle vittime, i professionisti che tanto si sono prodigati in questi anni di pandemia, sono invitati a partecipare.

Treviglio inaugura il murales

In occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus l’Amministrazione comunale di Treviglio, in collaborazione con la Comunità Pastorale Madonna delle Lacrime e la Pro Loco Treviglio, ha organizzato due distinti momenti per la giornata di sabato 18 marzo 2023. Alle 11.30 sulla ciclopedonale di via Redipuglia si svolgerà la cerimonia di inaugurazione della nuova piantumazione e dei murales commemorativi. Dopo gli interventi delle istituzioni ci sarà la scopertura della targa e la preghiera con Monsignor Norberto Donghi. La targa apposta lungo la ciclabile, dove sono stati piantumati 8 nuovi carpini, richiamerà il murales realizzato nei giorni scorsi sempre in via Redipuglia, prima del sottopasso.

Il murales rappresenta un ragazzo che indossa la mascherina, chino a deporre un seme nell’erba dell’aiuola che costeggia la strada e che si trova proprio alla base dello stesso murales. Dietro di lui si sviluppa un enorme codice a barre verde, dal quale spuntano tronchi e rami di alberi. Sotto, l’anno: 2019, e la sigla "3V", un richiamo a Treviglio, e il numero 200. La mascherina, l’anno, la vita che torna a nascere, simboli che la rappresentano l’anno più buio del nuovo millennio ma anche la rinascita. Nel corso della giornata ci sarà un secondo momento dedicato alle vittime della pandemia con la messa solenne alle 18.30 al Santuario della Madonna delle Lacrime.

A Martinengo l'evento di #Sereniesempreuniti

Si farà memoria ma sarà anche l’occasione per commentare l’attualità e lanciare un messaggio di speranza e di vera rinascita: l’Associazione #Sereniesempreuniti organizza per il 18 marzo una serata aperta a tutti dal titolo “La memoria e la vita”. L’evento commemorativo nella Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid19, a tre anni da quando i camion militari portarono le bare fuori da Bergamo, si terrà dalle 18 presso la sala consiliare del Filandone in via Allegreni 37 a Martinengo.

Nella prima parte dell’evento l’Associazione presenterà le proprio attività con la volontà di farsi conoscere e coinvolgere nuove persone: sono tante infatti le iniziative promosse da #Sereniesempreuniti con la collaborazione di scuole, biblioteche e altri enti culturali.
Seguirà un approfondito dibattito sull’attualità: alla luce della chiusura delle indagini della Procura di Bergamo che vede 19 indagati, tra cui nomi eccellenti della politica e degli enti dirigenziali, la giornalista di Valseriana News Gessica Costanzo dialogherà con il collega di Report (Rai3) Giulio Valesini. Il giornalista fu il primo ad occuparsi della questione al centro dell’inchiesta di Bergamo: il piano pandemico nazionale non aggiornato e non attivato. Valesini parlerà della sua inchiesta, che negli anni si è allargata coinvolgendo tutti i responsabili della tragedia che nella primavera del 2020 nella sola provincia di Bergamo ha causato 6200 decessi in più. Con loro, a commentare il procedimento penale, l’avvocato Consuelo Locati, da sempre in prima linea nel reperimento di documenti per l’accertamento delle verità e delle responsabilità. Spazio anche al procedimento civile che vede chiamati in causa - dal team legale che segue l’Associazione - il governo Conte, l’ex Ministro della Salute Speranza e il governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana. Ad illustrare le tappe di questo procedimento che prevede il risarcimento del danno, l’avvocato del foro di Milano Giovanni Benedetto, esperto in materia sanitaria a cui si aggiungerà la voce del professore Emilio Chiodo del Centro Europeo Medicina delle Catastrofi della Repubblica di San Marino e consulente degli avvocati. La serata si concluderà con un momento artistico con il contributo dell’ Associazione artistica Orizzonti Inclinati di Miri Ronchetti.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. Per info è possibile contattare lo 03639860250 o scrivere a biblioteca@comune.martinengo.bg.it.

La fanfara a Urgnano

La parrocchia di Urgnano e l'Amministrazione comunale organizzano per il 18 marzo una serie di appuntamenti in occasione della Giornata nazionale in ricordo della vittime del Covid. Si inizia alle 16.30 con la Fanfara Brigata Alpina che renderà omaggio alle vittime nella chiesina dei "Morc de Castel". Alle 17 la stessa renderà omaggio nel cortile della Rsa Magri e alle 18 si terrà la messa in suffragio. Alle 20 aderendo all'iniziativa delle diocesi di Bergamo e Brescia le campane suoneranno "a morto" per cinque minuti in ricordo di tutte le vittime.

Nell'Alto cremasco

Anche a Rivolta il 18 marzo sarà una giornata di celebrazioni. Alle 10.45 la Proloco posizionerà una targa commemorativa all’esterno della propria sede in via Mario Cereda 27, alla presenza del Vescovo di Cremona monsignor Antonio Napolioni.

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