I vandali imbrattano, un volontario rimedia ai danni
Danni allo stabile dei servizi igienici nell’area feste

"C’è chi distrugge e vandalizza e c’è chi ripristina, un grosso grazie a Franco Gritti, per gli amici Ciopi, sempre disponibile a prestare la sua opera per la comunità". Con queste poche parole il presidente della Consulta della associazioni Luigi Feliciani ha salutato l’immediata ritinteggiatura dello stabile dove si trovano i servizi igienici nell’area feste, completamente imbrattato dai vandali.
Vandali all'area feste
La brutta sorpresa è apparsa in tutta la sua gravità lunedì mattina: scritte ovunque, anche bestemmie, disegni osceni su pareti e porte. E sui social un cittadino si è lamentato pesantemente della situazione.
"Sono mesi che lì sono presenti gruppi di ragazzetti ... Sporcizia ovunque, addirittura sul tetto... E per concludere l’opera dei bei graffiti su tutta la parete. In poche parole... Una schifezza. Controlli zero. E qui dilaga l’anarchia più totale. Per non parlare dei botti stile bombe carta ad ogni ora del giorno e della notte. Situazione insostenibile. Occorre fare qualcosa o parte la denuncia ai carabinieri... Oscenità a livelli estremi. Mai visto questi livelli nella nostra Ghisalba".
Altri cittadini hanno raccontato più o meno lo stesso disagio.
"Anche in piazza Papa Giovanni XXIII sono recentemente apparsi graffiti su uno degli edifici, segno evidente di una mancanza di controllo e rispetto per i luoghi pubblici" ha detto qualcuno.
"Sappiamo che lì la sera si radunano alcuni ragazzi ma la telecamera non inquadra quell’area e loro lo sanno - ha affermato il sindaco Gianluigi Conti - tuttavia il giorno dopo era già tutto ritinteggiato, e voglio ringraziare personalmente il volontario che si è dato da fare, come ho già fatto con il presidente della Consulta, non mi aspettavo che intervenissero così rapidamente".
Non è la prima volta, è già accaduto in diversi luoghi del paese, e per contenere l’inciviltà sul sagrato della chiesa Conti tempo fa aveva anche emanato un’ordinanza.
"Purtroppo gli appelli quasi sempre cadono nel vuoto - ha concluso - la maggior parte della responsabilità è delle famiglie a cui compete impartire l’educazione ai propri figli, probabilmente non li controllano più e spesso di fronte a questi fatti minimizzano".
"Personalmente credo che il problema non si fermi all’imbrattamento dei muri, ma sia un segnale del disagio dei nostri ragazzi. Almeno di alcuni" ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galli.



