I cento splendidi anni di Giovanna Moleri
Mercoledì, l’elegante signora, ancora perfettamente lucida, ha accolto nella sua casa in Campo Vecchio il sindaco, il parroco e le associazioni del paese
Era il 15 novembre 1923, quando in un cortile in pieno centro, non distante dalla chiesa parrocchiale, nasceva Giovanna Moleri, per tutti "Lina". Mercoledì, l’elegante signora barianese, ancora perfettamente lucida e vigile, ha accolto nella sua casa in Campo Vecchio il sindaco, il parroco e svariate associazioni del paese, venuti a tributarle il giusto saluto in occasione del suo centesimo compleanno.
I cento anni di Lina
Prima di otto fratelli, Lina nacque da una famiglia di operai: prima di sposarsi - nel 1948, con il compianto Giuseppe Pandini mancato nel 1982 - lavorò per una decina di anni in filanda, nella zona di Legnano. Anni duri, fatti di lunghe stagioni in trasferta, durante le quali si tornava in paese solo raramente, durante l’anno.
"Il suo grande rammarico fu quello di non aver potuto studiare oltre alla quarta elementare - raccontano oggi i familiari - Perché in paese tutti ricordavano che aveva una memoria di ferro, ed era sveglia: bastava che leggesse una volta una poesia, e se la imprimeva nella memoria".
Nella sua lunga vita, però, non sono mancate le soddisfazioni, così come anche oggi non manca l’orgoglio e la fierezza di una signora che alla soglia del secolo non ha perso la salutare abitudine di curare il corpo oltre che la mente. Solo due anni fa, a 98 anni, una brutta caduta le è costata la rottura del femore, e la perdita parziale dell’autonomia che aveva mantenuto sino ad allora.
Dopo i saluti "istituzionali", giovedì ha festeggiato al ristorante con la famiglia allargata: quelle dei tre figli Primo, 75 anni, Anna (73) e Massimo (68), i sette nipoti e i ben otto pronipoti. Cent’anni e non sentirli davvero: tanti auguri!