Ha confessato l'assassino di Sara Centelleghe, la 18enne uccisa a coltellate dal vicino di casa
Si tratta del 19enne di origine indiana Jashan Deep Bashan, che abitava sullo stesso complesso residenziale della vittima
Un'altra giovane donna vittima di una violenza incomprensibile: ha confessato l'assassino di Sara Centelleghe, la 18enne uccisa a coltellate nella sua abitazione di Costa Volpino. Si tratta del 19enne di origine indiana Jashan Deep Bashan, che abitava nello stesso complesso residenziale della vittima.
Sara, uccisa a coltellate a 18 anni
E' ancora da chiarire il movente dell'omicidio avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 ottobre a Costa Volpino e riportato dai colleghi di Prima Bergamo. A perdere la vita, nella sua casa di via Nazionale, a pochi passi dal Municipio, è stata Sara Centelleghe, 19 anni il prossimo 9 novembre, raggiunta da diverse coltellate che non le hanno lasciato scampo. La richiesta di aiuto al "118" è scattata intorno alle 1.20: i soccorritori si sono trovati davanti la giovane, con numerose ferite, ormai agonizzante. Hanno tentato di tutto, ma è stato inutile. Poco dopo, sul posto, sono giunti i carabinieri di Clusone e del Nucleo investigativo di Bergamo per un sopralluogo sulla scena del crimine. Secondo una prima ricostruzione, effettuata dagli inquirenti, la 18enne avrebbe cercato di fuggire, ma le ferite erano troppo gravi.
La scuola e le amiche
La giovane frequentava l'istituto professionale socio-sanitario "Pian" di Lovere: una ragazza tranquilla e riservata, con il sogno di lavorare nel settore dell'estetica e la voglia di vivere i suoi anni in spensieratezza con le amiche di sempre. Viveva nell'appartamento di via Nazionale con la madre, che in quel momento non si trovava in casa. Con lei, invece, c'era un'amica, uscita di casa poco prima proprio per incontrare il 19enne a cui aveva dato appuntamento sotto casa. La chat sul telefono è stata poi cancellata: forse l'incontro era stato programmato per cedere della droga.
Arrestato il vicino di casa 19enne
Le indagini partite immediatamente hanno portato, nella mattina di sabato, al fermo di un 19enne: Jashan Deep Bashan che vive, con i genitori e i fratelli minori, nello stesso complesso residenziale di Sara. Nel pomeriggio i carabinieri hanno formulato l'accusa di omicidio volontario e trasferito il 19enne nel carcere di Bergamo. Sotto sequestro delle borse contenenti dei vestiti trovate nell'abitazione del giovane che già la mattina ha fatto le prime ammissioni.
L'aggressione feroce
Il 19enne sarebbe entrato in casa e avrebbe aggredito Sara, che si trovava a letto, prima a pugni e poi sarebbe andato in cucina da dove avrebbe preso una forbice usata per colpire la ragazza più e più volte al visto, alla testa e al collo. La 18enne avrebbe provato a difendersi come testimoniano le ferite sulle mani, ma a dire di più sarà l'autopsia che verrà eseguita oggi, lunedì 28 ottobre, sul corpo della ragazza.
Nessun movente
La confessione non ha, però, chiarito il movente. Pare che Sara non abbia soddisfatto una richiesta del 19enne che da qualche tempo lavorava come magazziniere in un supermercato, ma tra loro non c'era alcuna relazione. Un ragazzo descritto come tranquillo, nonostante qualche problema con la giustizia legato a fatti di droga quando era ancora minorenne. Dal carcere il 19enne si è detto dispiaciuto per l'accaduto e non ha saputo spiegare il motivo che l'ha spinto a una tale violenza.
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