A Rivolta la fiducia non si improvvisa, si rinnova. E per Giuseppe Strepparola è arrivata la riconferma unanime alla guida della Pro Loco, simbolo di continuità e impegno nel tessuto associativo del paese. A 78 anni, Strepparola si prepara a un nuovo mandato quadriennale come presidente, forte del sostegno compatto del rinnovato direttivo eletto proprio nei giorni scorsi.
Pro loco, eletto il Direttivo
Accanto a lui, nel ruolo di vicepresidente, ci sarà Raffaella Debernardi. Fanno parte del nuovo gruppo dirigente anche Giuseppe Rocchi, Salvatore Andreola, Rossana Mornelli, Mario Perego ed Erminio Lucchetti. A completare la squadra, come previsto dallo statuto, anche un gruppo di lavoro che vede Sergio Airoldi nominato presidente onorario della Pro Loco, affiancato da Domenico Barboni, Bruno Merighi e Danilo Mazzola.
“Pronti a scrivere un nuovo capitolo”
Nel suo discorso di insediamento, Strepparola ha voluto lanciare un messaggio chiaro e carico di passione.
“Dobbiamo continuare a investire sulla nostra associazione – ha detto Strepparola nel suo discorso di saluto ai soci – la quale negli ultimi anni è stata un punto di riferimento della comunità rivoltana realizzando una serie notevole di iniziative, una quarantina nel solo 2024”.
Un messaggio carico di riconoscenza, ma anche di visione per il futuro, che Strepparola ha voluto condividere con tutti i soci presenti.
“Il quotidiano e instancabile lavoro che hanno svolto i volontari della Pro Loco, con impegno e con forte spirito associativo e di collaborazione, sono un grande valore aggiunto. La Pro Loco stessa gioca un ruolo da protagonista ed è il cuore pulsante della comunità, grazie alla propria fitta di rete di volontari capace di coinvolgere e intercettare un pubblico sempre più ampio in eventi e manifestazioni che valorizzano Rivolta. A tutti quanti hanno collaborato in modo gratuito nella Pro Loco e che hanno avuto l’obiettivo di affermarne il ruolo strategico va il mio sentito ringraziamento con l’invito a continuare a credere in ciò che abbiamo realizzato, perché solo congiuntamente possiamo scrivere un nuovo capitolo di successo nell’ambito del nostro territorio rivoltano”.