Verdello

Gioco d'azzardo, in un anno bruciati 800 euro a testa: dal Comune una stretta sugli orari

Il Comune ha deliberato l’introduzione di limiti d’orario disponendo l’orario di accensione degli apparecchi da gioco dalle 9 alle 23

Gioco d'azzardo, in un anno bruciati 800 euro a testa: dal Comune una stretta sugli orari
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Oltre 850 euro giocati ogni anno da per ciascun cittadino maggiorenne. E’ il dato, impressionante, registrato a Verdello all’interno dell’analisi dei dati relativi alla Raccolta e alla spesa per il gioco d’azzardo messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e dei Monopoli. Un fenomeno in continua crescita anche nella bergamasca dove i numeri preoccupano e impongono una riflessione.

La piaga del gioco d'azzardo

E’ la piaga sociale del nostro tempo e come un virus si insinua e "infetta" sempre più persone, fin tra i giovanissimi. Per questo, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Fabio Mossali, ha deciso di intervenire - per quanto in suo potere - nel tentativo di limitarne i danni sociali. Sì, perché rendersi conto del problema e volerlo combattere non sempre è sufficiente. La normativa in materia è controversa e costellata di ricorsi presentati al Tar, ma una certezza è rimasta: le Amministrazioni possono intervenire sugli orari di accensione delle apparecchiature per il gioco d’azzardo e sale slot. Ed è ciò che ha fatto la Giunta Mossali con una delibera approvata nei giorni scorsi.

I numeri del gioco d’azzardo

In provincia di Bergamo nel 2022 (anno di riferimento dei dati diffuso dallo studio) sono stati giocati oltre 1,3 miliardi di euro. Nell’Ambito di Dalmine, di cui Verdello fa parte, si è registrato un incremento sul 2021 del 58,4% anche se ancora a livelli inferiori del periodo pre pandemico. A Verdello, nel dettaglio, si è arrivati a giocare 5.756.049,90 euro: in pratica 859,63 euro per ciascun maggiorenne.
Ad andare per la maggiore sono sempre le slot machine (64,99%) che offrono un’esperienza diretta e non mediata al gioco.
L’incidenza è trasversale su tutte le fasce d’età: un’indagine Espad del 2018 realizzata nelle scuole superiori evidenzia come il 34,4% degli studenti tra i 15 e i 19 anni abbia giocato almeno una volta nell’ultimo anno.

Quando il gioco diventa patologico

La diffusione del gioco d’azzardo e la facilità d’accesso hanno contribuito all’aumento delle persone affette da Gap (gioco d’azzardo patologico), come evidenzia lo stesso Osservatorio sulle dipendenze di Ats Bergamo, prese in carico dai diversi servizi: dal Serd e Smi ai gruppi di auto-mutuo-aiuto, alle associazioni come "Insieme" e "Gam-Anon".
La patologia colpisce più i maschi (75,2% con un’età media di 46,9 anni, per la maggioranza italiani. Le persone che chiedono aiuto, però, non sono che la punta dell’iceberg di un problema che resta per lo più nascosto.

Stretta sugli orari

Per cercare di limitare i danni causati dal gioco d’azzardo, oltre alle campagne di sensibilizzazione, è possibile intervenire sull’accesso agli apparecchi di gioco.
A Verdello sono cinque gli esercizi con installati apparecchi da gioco e 148 in tutto l’Ambito di Dalmine (pari a 9,3 apparecchi ogni mille abitanti maggiorenni.
Il Comune ha deliberato, quindi, l’introduzione di limiti d’orario, anche in ottemperanza al Regolamento per il contrasto al fenomeno del gioco d’azzardo, disponendo l’orario di esercizio delle sale giochi dalle 9 alle 23. I trasgressori potranno essere sanzionati con multe da 100 a 500 euro e in caso di recidiva con la sospensione del funzionamento degli apparecchi da uno a sette giorni.

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