Gioco d'azzardo, continua la battaglia del Comune
Il Tar di Brescia aveva dato ragione, parzialmente, ai gestori delle slot, perché l’impostazione rigida dell’ordinanza non avrebbe avuto efficacia contro il reale problema di chi soffre di ludopatia e cioè la sessioni di gioco che si protraggono a lungo.
Sale slot, il Comune di Cavernago, dopo la bocciatura del Tar, ricorre all’appello.
Ricorso in appello
Il paese dei due castelli ha deciso di impugnare la sentenza del tribunale di Brescia, il quale in autunno aveva bocciato il regolamento comunale, a proposito del tema legato al contrasto al gioco d’azzardo, quando era stato accolto parzialmente il ricorso della società gestore delle tre sale slot presenti sul territorio del Comune di Cavernago. Nell’ordinanza in questione firmata il 1 agosto del 2019, il sindaco Giuseppe Togni aveva previsto lo spegnimento dello slot e altri apparecchi da gioco, nella fascia notturna e cioè dalle 23 alle 9. La restrizione non era piaciuta ai gestori delle tre sale slot, che hanno deciso quindi di chiedere il parere del Tar di Brescia che aveva accolto parzialmente il ricorso. Dopo la richiesta dell’appello da parte del Comune, saranno i giudici del Consiglio di Stato coloro che dovranno pronunciarsi sulle azioni messe in campo dal Comune.
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