Giallo di Zandobbio, l'autopsia conferma l'ipotesi dell'incidente
La donna, 59 anni, era stata ritrovata senza vita giovedì pomeriggio nel suo ufficio all'interno del Comune.
Sembra incredibile, invece, è stata l'autopsia condotta sul corpo di Bruna Calegari, la dipendente comunale trovata senza vita nel duo ufficio del Comune di Zandobbio, a confermarlo. Le ferite sul corpo della donna, 59 anni, potrebbero essere compatibili con un incidente.
Confermata l'ipotesi dell'incidente
Fin da subito tra gli inquirenti e quanti la conoscevano si era fatta strada l'ipotesi della tragica fatalità. Proprio per il carattere buono e generoso di Bruna che negli anni l'aveva portata a non avere nemici. Nessuno che potesse volerle fare del male. Per averne la conferma si dovranno attendere gli esiti dell'esame istologico, ma i primi risultati elaborati dal medico legale Matteo Marchesi e consegnati alla procura ritengono compatibili le ferite (una al petto profonda e un'altra al collo ma più superficiale) con un incidente.
Tragica fatalità?
Calegari, pare si trovasse su una scaletta per riordinare dei documenti e sarebbe caduta finendo sulle forbici, rimaste aperte. All'origine della caduta, però, potrebbe esserci anche un malore. La donna cadendo ha riportato un forte trauma cranico ritenuto compatibile con un unico colpo dovuto all'impatto sul pavimento. Resta aperto, fino a quanto i rilievi dell'autopsia confermeranno la causa del decesso, il fascicolo per omicidio. Il pm Letizia Ruggeri non ha escluso nessuna pista anche se, fin dal principio, sono mancati indizi e segni della presenza di un'altra persona al momento della morte.