Gera d'Adda: Poste a velocità "lumaca", scatta la protesta dei sindaci - TreviglioTV

Gera d'Adda: Poste a velocità "lumaca", scatta la protesta dei sindaci - TreviglioTV
Pubblicato:
Aggiornato:

Redazione, 27 gennaio 2017

Posta "lumaca" a Treviglio e in diversi paesi della Bassa. I sindaci scrivono a Poste Italiane

Posta in ritardo di settimane, anche di un mese, in città e in diversi paesi della Bassa bergamasca. E' il disservizio nella consegna di bollette, fatture, cartelle esattoriale, ma anche riviste e la normale corrispondenza che, da tempo, si sta verificando a Treviglio e in diversi Comuni limitrofi come Calvenzano, Castel Rozzone e Casirate. Un danno economico per gli utenti, cittadini e attività produttive e commerciali, che non ricevendo la corrispondenza in tempo si trovano costretti a pagare utenze, rette o servizi in ritardo gravate dalle more. Un danno anche per gli Enti pubblici, i Comuni, che non ricevono i pagamenti per i servizi offerti ai cittadini o, peggio, non saldano le fatture dei fornitori.

Una situazione di "gravi, costanti e diffusi disservizi da parte di Poste Italiane" che ha spinto i sindaci Juri Imeri di Treviglio, Fabio Ferla di Calvenzano e Giuseppina Finardi di Castel Rozzone a far fronte comune. Di fronte alle proteste dei cittadini hanno scritto una lettera a Poste Italiane, indirizzata anche al prefetto di Bergamo e all'Agcom chiedendo un intervento "affinché si pongano in atto tutte le azioni necessarie per porre termine immediatamente ai disservizi eassicurare a tutti i soggetti il servizio di recapito postale entro i modi e i tempi stabiliti". Un appello a che si risolva il problema, che si configura come "interruzione di pubblico servizio" il prima possibile. Anche il sindaco di Casirate, Mauro Faccà, ha scritto alla Direzione provinciale di Poste Italiane segnalando i ritardi nella consegna della posta sul territorio comunale.

Bergamasca ma non solo. Le criticità sul servizio sono emerse anche in altre province lombarde, tra Brescia, Como, Cremona e Pavia e hanno portato all'apertura di un tavolo tecnico con i rappresentanti dell'azienda postale, coordinato da Regione Lombardia e con la partecipazione di Anci Lombardia. Nei loro interventi, i rappresentanti di Anci Lombardia hanno chiesto una verifica qualitativa del piano industriale oltre ad un intervento urgente, concreto e risolutivo, almeno nei territori che a più riprese hanno riscontrato problemi. È stata inoltre condivisa la proposta di Regione Lombardia di convocare negli uffici regionali provinciali gli amministratori del territorio per attivare un confronto diretto ma soprattutto per far conoscere i piani di intervento che Poste Italiane pensa di attivare per scongiurare i disservizi riscontrati negli ultimi mesi.

Seguici sui nostri canali