Furti su auto in sosta a Vaiano Cremasco e Chieve: i Carabinieri identificano l’autore

Si tratta di un 24enne già noto alle Forze dell'Ordine per episodi analoghi.

Furti su auto in sosta a Vaiano Cremasco e Chieve: i Carabinieri identificano l’autore
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Il giorno 24 ottobre 2019, i Carabinieri del Comando Stazione di Bagnolo Cremasco sono intervenuti in un parcheggio pubblico di Vaiano Cremasco e nel parcheggio del cimitero di Chieve per due segnalazioni di furto, avvenute su autovetture in sosta.

Furti su auto in sosta

I proprietari delle auto hanno riferito ai militari, di aver trovato il vetro della portiera lato guida completamente infranto, e che erano stati asportati i rispettivi portafogli contenenti tutti i documenti, carte di credito e 100 euro in contanti.

Le immagini di videosorveglianza

I militari, avendo verificato la presenza di telecamere dell’impianto di videosorveglianza urbana, hanno acquisito le relative immagini, dalle quali si è potuto accertare che l’autovettura con a bordo due malviventi era una Fiat Bravo, poi rinvenuta nei pressi di Montodine.

Uno dei due soggetti presenti all’interno dell’auto sospetta è stato identificato attraverso l’elaborazione e l’incrocio delle immagini di più telecamere di video sorveglianza e dal successivo riconoscimento fotografico fatto da alcuni testimoni che avevano parlato con lui.

Identificati il responsabile

La persona è stata identificata per E.A. 24 enne, italiano residente a Dalmine (BG) già noto alle Forze dell’Ordine per analoghi precedenti penali, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cremona in stato di libertà per furto aggravato.

Denunciata anche la madre per simulazione di reato

La madre dell’uomo B.A.M. 48 enne, come già detto intestataria dell’auto convivente con il figlio, pluripregiudicata per reati contro il patrimonio, il giorno stesso del fatto si era recata presso il Comando Stazione Carabinieri di Bergamo per denunciarne il furto. Il Comando Stazione di Bagnolo Cremasco ha denunciato la donna per simulazione di reato, infatti la donna ben sapendo che l’auto fosse nelle disponibilità del figlio ne aveva denunciato il furto tentando di eludere le indagini.

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