Verdello

"Furbetti" del pass per disabili: "Non è un parcheggio privato"

L’ultimo episodio è avvenuto proprio in paese durante un controllo delle soste effettuato dagli agenti del comando di Verdello, Arcene e Lurano

"Furbetti" del pass per disabili: "Non è un parcheggio privato"
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"Il parcheggio destinato ai disabili non è uno stallo privato di cui abusare". E’ dura la presa di posizione della comandante della Polizia locale Giovanna Farina alle prese con i soliti "furbetti" che pensano di poter abusare liberamente dei cartellini che danno il diritto di parcheggiare nelle strisce gialle.

"Furbetti" del pass per disabili

L’ultimo episodio è avvenuto proprio in paese durante un controllo delle soste effettuato dagli agenti del comando di Verdello, Arcene e Lurano.

"Gli agenti si sono imbattuti in un’auto, parcheggiata nello stallo riservato ai disabili, che esponeva una fotocopia in A4 del cartellino per portatori di handicap - ha spiegato la comandante - Dato che si trattava di una fotocopia abbiamo lasciato un preavviso che chiedeva di presentarsi, entro cinque giorni, al Comando per mostrare l’originale. Contestualmente, però, abbiamo controllato la zona e nella via successiva abbiamo individuato un’altra auto, anche questa in sosta nelle strisce gialle, che esponeva l’originale dello stesso cartellino intestato a una persona effettivamente residente in zona. Trascorsi i cinque giorni senza aver avuto contatti abbiamo provveduto a inviare il verbale con la convocazione in Comando sempre per mostrare il talloncino originale".

Il pass è legato alla presenza della persona

Al comando è poi giunta una mail, che riportava in allegato il documento richiesto e una giustificazione che, però, non è bastata. La proprietaria dell’auto l’avrebbe parcheggiata in una situazione di emergenza per portare assistenza alla persona titolare del cartellino che risiede in zona.

"Non è così che può essere utilizzato - ha spiegato la comandante - Il cartellino viene rilasciato alla persona portatrice di invalidità e non è legato a un’auto in particolare. Questo perché, per poter utilizzare i parcheggi gialli, è necessario che la persona invalida sia presente. Se l’intestatario non è trasportato non si possono utilizzare a proprio piacimento solamente perché c’è un cartellino da esporre".

Non sono parcheggi privati

Un concetto che, come evidenziano diversi interventi in paese, non è così scontato.

"In media rilasciamo 60 permessi a Verdello, altri 60 ad Arcene e una trentina a Lurano - ha aggiunto - A Verdello sono 54 gli stalli riservati a fronte di un migliaio di parcheggi: è chiaro che per servire al loro scopo devono essere tenuti liberi il più possibile. Questa errata interpretazione dell’utilizzo del parcheggio diventa spesso fonte di discussione. Anche la stessa persona invalida che utilizza lo stallo legittimamente deve avere la sensibilità di non tenerlo occupato per ore mentre se ne resta al bar, ad esempio. Non si tratta di parcheggi privati, ma di un’agevolazione per permettere a chi ha limitazioni di raggiungere la propria destinazione agevolmente per poi lasciare nuovamente disponibile lo spazio ad altri che ne hanno bisogno. Di certo, se la persona invalida non è in auto non c’è nessuna giustificazione per utilizzarli".

Nei confronti della "furbetta" del cartellino sono poi stati avviati gli opportuni procedimenti.

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