Fondazione Zanoncello, il Cda presenta la relazione di fine mandato
Lunedì sera il presidente Giuseppe Orisio ha presentato ai cittadini quanto fatto in cinque anni di gestione
Lunedì sera il presidente Giuseppe Orisio ha presentato ai cittadini quanto fatto in cinque anni di gestione
Fine mandato
Stabilità economica e apertura alla cittadinanza, il cda della Zanoncello fa il bilancio di fine mandato. Lunedì sera nel corso di un’assemblea pubblica nella Rsa, il presidente Giuseppe Orisio ha illustrato quanto fatto in Fondazione nella gestione degli ultimi cinque anni. Appena insediato il nuovo Consiglio direttivo, si era prefissato degli obiettivi abbastanza precisi.
"Primo tra tutti volevamo intervenire sulla situazione economica finanziaria della struttura – ha detto Orisio - volevamo migliorare la collaborazione con i servizi del territorio e migliorare la gestione del personale, ed infine volevamo essere precisi e chiari a livello comunicativo, con la cittadinanza e tutti i parenti di chi alloggiava nella struttura".
Tante le difficoltà, ma altrettanta era voglia di continuare di tutti membri dell’associazione
"Noi volevamo restare in piedi, ovvio tante sono state le fatiche e la semplicità non aveva nulla a che fare con noi - ha continuato il presidente - però ci abbiamo provato, abbiamo iniziato ad attuare diversi interventi, a partire dal revisionare i rapporti con la banca, con i fornitori dei farmaci, per ridurre al minimo lo spreco di medicinali e ridurre al minimo le spese. Sono stati rivisti e modificati i contratti con la mensa e il servizio lavanderia; è stata migliorata e ottimizzata la gestione dell’informatizzazione dei fascicoli sanitari. Siamo passati dal cartaceo al mondo dell’online, per quanto riguarda il diario sanitario dei pazienti, migliorando ulteriormente gli sprechi".
Focus assistenziale
L’azione del Cda si è concentrata anche sul servizio assistenziale.
"Siamo riusciti ad aumentare i minuti di assistenza offerti alla persona, in modo tale da poter usufruire di maggiori risorse da parte di Ats – ha detto Orisio sono state poi personalizzate terapie e interventi per ogni singolo paziente; organizzati incontri formativi e di intrattenimento per i residenti e operatori della struttura; “ci siamo dati da fare per migliorare l’organizzazione della giornata e dei servizi alle persone, grazie al supporto e alla collaborazione di Raffaele Terzi. Ma il nostro percorso per ora si conclude qui, abbiamo cercato di dare il massimo per questa struttura e per tutti i suoi pazienti e famigliari, ancora tanto impegno dovrà essere impiegato, ma ora non possiamo che essere felici".
Lunga lista di attesa
La fondazione in questi cinque anni di percorso, sotto la gestione di Orisio e di tutto il suo gruppo, si è sempre distinta per il servizio prestato alle persone più bisognose. È cambiata nel tempo la modalità del servizio, ma intatti sono rimasti lo spirito di attenzione e la disponibilità verso chi soffre e ha bisogno di assistenza. Tantissimi sono stati i nuovi posti assegnati, ma ancor più lunga è la lista d’attesa per l’ingresso.
"I numeri sono capaci di parlare da soli, e se oggi in attesa ci sono più di 100 persone, un motivo ci sarà, e questo per noi non può essere che fonte di orgoglio - ha concluso il presidente - Grazie a chi c’è sempre stato, a tutte le associazioni del paese che hanno sempre risposto presente a tutte le nostre iniziative e chiamate, a tutti i volontari e persone che anche se in maniera silenziosa non ci hanno mai lasciato soli, grazie all’amministrazione comunale e tutti gli enti del territorio, ma soprattutto grazie al nostro team di lavoro e alle famiglie dei nostri pazienti, che da sempre credono in noi. L’obbiettivo di una RSA deve essere quello di cercare di offrire il più possibile una risposta completa alla necessità della persona, che vanno da quella sanitario - assistenziale a quella sociale - affettiva e abitativa, e penso che in questi anni insieme noi l’obbiettivo lo abbiamo più che raggiunto".
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