"Fleximan" all'opera tra due province, abbattuti altri due autovelox
Dopo i raid in Veneto e Piemonte e gli episodi avvenuti a settembre a Bonate Sotto, si torna a parlare di autovelox messi fuori uso
Dopo i raid in Veneto e Piemonte e gli episodi avvenuti a settembre a Bonate Sotto, si torna a parlare di autovelox messi fuori uso. L'autore (potrebbe infatti trattarsi della stessa persona o di un emulatore) è stato ormai ribattezzato "Fleximan", data la sua predilezione per l'uso del flessibile e nei giorni scorsi ha colpito di nuovo sia in provincia di Bergamo che in provincia di Cremona.
Fleximan a Martignana di Po
Nonostante l’azione illecita, il famigerato Fleximan ha ottenuto un notevole successo sui social: il popolo del web ha incredibilmente trasformato in un supereroe l’uomo che abbatte a colpi di flessibile gli autovelox. E il misterioso "giustiziere" questa volta ha esteso il suo raggio d’azione anche in Lombardia, nella provincia di Cremona, dopo i nove "raid" in Veneto e uno in Piemonte. È entrato in azione nella notte tra venerdì 12 e sabato 13 gennaio, lungo la statale Asolana nel tratto che attraversa il Comune Martignana di Po. In questo caso il dispositivo preso di mira non era stato ancora attivato, perché installato soltanto qualche ora prima. Il vandalismo potrebbe essere il gesto dell’automobilista probabilmente molto irritato per le multe che è diventato una leggenda nel Nord Italia ma potrebbe trattarsi anche di un fenomeno di emulazione.
Il vandalo col flessibile
La tecnica utilizzata da Fleximan è però una costante: mediante l’utilizzo di un flessibile il vandalo sega il palo che regge il velox, poi lo appoggia a terra senza danneggiare i cavi elettrici. La sua identità e degli eventuali ammiratori resta però avvolta nel mistero, le Forze dell’ordine indagano. Il plauso di molti automobilisti deriva dalla presenza di tanti dispositivi considerati solo un modo per far cassa da parte dei Comuni, e non un sistema di controllo per evitare gravi incidenti.
Quel che è certo è che la riparazione degli impianti richiede un dispendio di denaro pubblico. E gli esperti mettono in guardia sulle conseguenze legali dell’azione di Fleximan, che rischia non solo una sanzione amministrativa ma anche l’accusa di danneggiamento. Il reato è punibile con una pena fino ai tre anni di carcere. Inoltre, sarà necessario risarcire i danni causati e, considerando il costo degli autovelox, il conto potrebbe essere salato: diverse decine di migliaia di euro.
In azione anche ad Albano
Che si tratti dell'originale o di un emulatore poco importa: Fleximan è tornato in azione nella Bergamasca e questa volta ha colpito ad Albano Sant'Alessandro. A finire nel mirino è stato uno dei due storici apparecchi sulla Statale 42, cioè l’asse interurbano, ad Albano Sant’Alessandro, nella notte tra sabato 20 e domenica 21 gennaio: un tratto di strada che dove transitano circa 20mila veicoli ogni giorno e dove il limite di velocità è 90 chilometri orari.
Fleximan ha segato il palo sull’apparecchio che è puntato su chi, arrivando da Seriate, è diretto verso la Val Cavallina. Insieme al gemello sull’altra corsia, fotografa circa 5.500 infrazioni l’anno, con incassi di oltre mezzo milione di euro. Come accaduto in Veneto, il vandalo ha tagliato la base del palo che regge l’autovelox utilizzando un flessibile, ma stando attento a non recidere i cavi elettrici. Un taglio preciso quindi, fatto anche in modo che il palo non cada verso la carreggiata. In quel tratto di statale non sono presenti telecamere e dunque sarà difficile risalire all’autore del danno.