Firmato l’accordo Aris per le RSA in provincia di Bergamo: revocato lo sciopero del 31 gennaio
Sono circa 500 lavoratori in cinque strutture che applicano il contratto: tra queste la RSD per disabili Casa Beato Luigi Guanella a Verdello
È stato raggiunto nella giornata di ieri, 25 gennaio, l’accordo “ponte” tra sindacati e ARIS, l’Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari, passaggio fondamentale in vista del rinnovo del Contratto nazionale unico del settore socio-assistenziale con l’altra associazione datoriale Aiop.
In provincia 5 strutture
In provincia di Bergamo le realtà coinvolte sono cinque: la RSA Sacro Cuore di Bergamo e la RSA di Torre Boldone, entrambe parte dell’Istituto Palazzolo, poi il Centro Don Orione RSA e la Fondazione Angelo Custode di Bergamo e infine la RSD Casa Beato Luigi Guanella, residenza sanitaria per disabili di Verdello. Complessivamente i lavoratori coinvolti sul territorio provinciale sono circa 500.
“Il contratto Aris è scaduto da oltre 10 anni. In occasione dell’ultimo rinnovo, nel 2012, la Cgil aveva valutato di non sottoscriverlo perché considerato penalizzante per i lavoratori - hanno puntualizzato oggi Ingalill Nordli, Andrea Bettinelli e Diego Lodetti per Fp-Cgil di Bergamo - Ora l’accordo ponte è un risultato importante che non consideriamo un traguardo ma un punto di partenza per arrivare a un vero e proprio rinnovo contrattuale anche con Aiop e a un contratto unico del settore socio-assistenziale (RSA e RSD) che ancora non esiste. Attendiamo dunque l’apertura inderogabile del nuovo tavolo di negoziazione”.
L'accordo Aris Rsa
I punti salienti dell’accordo ponte ARIS RSA prevedono che venga uniformata la retribuzione tra dipendenti assunti prima e dopo il 2012 (in tema di superminimo). Dunque 13 mensilità di 40 euro lordi per chi già godeva del superminimo, e 13 mensilità in rapporto alla professione/inquadramento fino ad un massimo di 318,50 euro per chi invece non lo percepiva. Sono inoltre previste ulteriori maggiorazioni per alcune categorie professionali, viene armonizzata la formazione in materia di sicurezza sul lavoro e viene aggiornata la casistica di ricorso ai tempi determinati.
“Abbiamo centrato l’obiettivo iniziale di adeguare tutti gli stipendi portandoli a un livello omogeneo, eliminando quel gap salariale tra assunti prima e dopo il 2012 - concludono i tre sindacalisti - La sottoscrizione di questo accordo ponte ci consente, poi, sin da subito di tornare a sederci ai tavoli delle trattative aziendali per rappresentare le istanze locali dei nostri iscritti”.
Visto il raggiungimento dell’accordo, lo sciopero previsto per il 31 gennaio è stato revocato.