Finti operatori Tim, la denuncia di Adiconsum
Invitano l'utente a chiamare il 187 per avere conferma della loro identità, ma a rispondere (grazie a un trucchetto) sono sempre loro.
Sarà capitato di certo anche a voi: squilla il telefono e dall'altro capo risponde (non sempre dall'Italia) un operatore call center più o meno preparato ed educato, ma sicuramente prontissimo nel propinarvi qualche nuova offerta. Fin qui tutto nella norma, eccezion fatta per la seccatura, ma la truffa è sempre in agguato...
Finti operatori Tim in azione
Si apre un nuovo fronte nel campo delle truffe telefoniche: da qualche giorno arrivano telefonate da finti operatori Tim, per le quali Adiconsum Bergamo ha già raccolto decine di segnalazioni quotidiane per comportamenti scorretti e insistenti, per non dire poco garbati.
“Si spacciamo per operatori Tim – racconta Mina Busi, presidente Adiconsum Bergamo - e, come è capitato ad una nostra associata, per la quale abbiamo sporto denuncia all’AgCom, si sono presentati con lo scopo di migliorare la velocità della fibra, chiedendo chiaramente il solito consenso per i dati e la privacy, salvo poi verificare che non erano operatori del 187. La chiamata, infatti, arriva da un numero già oggetto di segnalazioni truffa”.
Come funziona la truffa?
I finti operatori invitano a contattare il 187 per eventuali informazioni. Un dettaglio importante perché serve proprio a carpire la fiducia della vittima. Ma il trucco sta proprio qui.
“In realtà non attaccano il telefono e restano così in linea - ha proseguito Busi - L’utente chiama il 187, ma sono ancora loro a rispondere. Se il trucco riesce il cittadino ha tutte le conferme del contratto e senza accorgersi si trova canalizzato su altro operatore con tutti i disguidi di sorta, qualora lo stesso avesse in corso delle promozioni. In altri casi dicono che arriverà un messaggio di conferma sul cellulare, ma naturalmente questo non avviene”.
L'appello di Adiconsum
Adiconsum è sul piede di guerra per salvaguardare i proprio associati e divulgare il messaggio più importante: mai dare i dati né rispondere a numeri telefonici che non si conoscono.
“Per la nostra associata, peraltro la telefonata poteva non dare adito a sospetti in quanto erano in corso con TIM dei contatti per problemi sulla fibra – continua Busi. Ci si chiede come abbiamo potuto carpire tali notizie”.