Cronaca

Festival sul Serio: arte, natura e comunità nel cuore del Parco

Musica, poesia, danza e sapori locali animano la seconda edizione dell’evento organizzato dalla Compagnia delle Quattro Vie, tra celebrazioni, spettacoli e una mostra fotografica che racconta il fiume e il suo territorio.

Festival sul Serio: arte, natura e comunità nel cuore del Parco

Musica, poesia, danza e sapori locali animano la seconda edizione dell’evento organizzato dalla Compagnia delle Quattro Vie, tra celebrazioni, spettacoli e una mostra fotografica che racconta il fiume e il suo territorio.

Un festival tra arte e territorio

Arte, natura e comunità nel cuore della natura. È entrata nel vivo la seconda edizione del Festival sul Serio, che da venerdì 18 a lunedì 21 luglio ha trasformato l’area della Casa di Camperia, nel cuore del Parco Regionale del Serio, in un palcoscenico diffuso dove si intrecciano arte, natura e memoria. A organizzare il Festival, la Compagnia delle Quattro Vie, che proprio il 19 luglio ha festeggiato i suoi 30 anni di attività, con il sostegno del Parco, che ha messo a disposizione alcuni dei suoi luoghi più suggestivi: dal Giardino degli Aromi lungo viale Santa Maria al querceto, fino all’area sotto le volte del Ponte Canale Vacchelli. Curato da Annamaria Carioni, il programma ha offerto ogni sera un’esperienza diversa: dall’“Aperitivo con i poeti cremaschi” nel giardino, agli spettacoli serali nel Teatro del Parco del Querceto. Tra gli eventi più seguiti, il concerto della band “Quinta Stazione”, con spazio per il ballo country in collaborazione con l’ASD “I Percorsi del Mulino Gipsy Country”, e l’affascinante “Notte incantata sotto le stelle” a cura della Mosaico Dance & Arts School di Sergnano. Stasera, lunedì 21 luglio, il Festival si chiude con il concerto jazz de “I Tananai” e l’esibizione dei ballerini di Lindy Hop della Next Level School di Offanengo.

Immagini dal fiume: la mostra che racconta il Serio

Uno degli elementi più intensi del Festival è la mostra fotografica allestita all’interno della Casa di Camperia, che raccoglie e restituisce al pubblico uno spaccato del patrimonio visivo legato al Parco. Curata da Rosa Bonomini, Guardiaparco e appassionata GEV, l’esposizione propone immagini in gran parte inedite, provenienti dagli archivi del Concorso Fotografico promosso da oltre ventisei anni.

“Ogni foto ha la sua storia – racconta Bonomini – e chi viene a visitarla può ammirarne la bellezza e il significato. Ci sono scatti che mostrano la Villa Igea di Romano, un tempo luogo per l’elioterapia dei bambini, oggi rudere dimenticato. Altri documentano le piene del fiume, gli animali, gli insetti, i migratori come i gruccioni che arrivano a marzo e ripartono ad agosto. Al centro della mostra, anche una installazione con la pavoncella, emblema del Parco, e un ramo scolpito da Paolo Fontanella, su cui un tempo cresceva l’edera”.

La mostra non si ferma qui: verrà riproposta nei prossimi mesi a Romano e in altri comuni, nell’ambito delle iniziative per i 40 anni del Parco del Serio.

Poesia, api e formazione: cultura a tutto campo

Oltre agli spettacoli serali, il Festival ha ospitato momenti di grande partecipazione e intensità. Domenica, all’Orto botanico Giuseppe Longhi di Romano, è andato in scena “Musica per e con le Api”, un concerto insolito, ideato da Marna Fumarola e Azzurra Fragale. Gli spettatori, dotati di cuffie wireless, hanno ascoltato il dialogo tra un violino e le api residenti dell’Orto, in un’esperienza immersiva che ha unito arte e ambiente. Non è mancato lo sguardo al futuro, con uno stand informativo dedicato all’ITS Academy di Cremona, che ha promosso i suoi percorsi di formazione nei settori della cosmetica, dell’automazione industriale, della meccatronica e della digitalizzazione. L’evento si conferma così un crocevia di linguaggi e opportunità, capace di valorizzare il territorio non solo come spazio fisico, ma come luogo in cui si intrecciano cultura, memoria, creatività e sostenibilità. Il Festival sul Serio non è soltanto una rassegna, ma un vero e proprio rituale collettivo dove comunità, natura e arte si incontrano e si raccontano.