Fermiamo la strage impunita, Fiom Cgil annuncia sciopero di 4 ore

La Bassa ha già portato il lutto più di una volta...

Fermiamo la strage impunita, Fiom Cgil annuncia sciopero di 4 ore
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Al grido di "Ora basta, fermiamo la strage impunita" la Fiom Cgil ha annunciato quattro ore di sciopero per le aziende del settore. Da inizio anno sono oltre 160 gli infortuni mortali registrati in Italia, molti dei quali in Lombardia. "Una strage - come non hanno esitato a definirla - inaccettabile in un Paese civile come il nostro".

Morti sul lavoro, un'emergenza

"Questa è la prima emergenza che il Parlamento deve affrontare: il diritto a un lavoro salubre e sicuro nel pieno rispetto della Carta Costituzionale - ha fatto sapere la segreteria della Fiom Cgil Lombardia - Per queste ragioni CGIL, CISL e UIL hanno deciso di dedicare le manifestazioni del 1° maggio al tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro".

La tutela delle condizioni di lavoro

"La tutela delle condizioni di lavoro, il rispetto dell’ambiente, uno sviluppo industriale ecosostenibile sono da sempre obiettivi prioritari - ha ricordato Fiom Cgil - In questo senso, i rinnovi dei contratti nazionali del settore metallurgico hanno realizzato significativi avanzamenti normativi, anche rispetto a una legislazione che in questi anni è stata oggetto di attacchi da parte delle lobby imprenditoriali.
Avanzamenti che devono trovare piena applicazione a partire dalla tutela, dal rispetto e dalla piena operatività degli RLS in tutti i luoghi di lavoro".

Gli obiettivi dello sciopero

"La Segreteria FIOM CGIL Lombardia ha quindi proclamato una mobilitazione fino a 4 ore di sciopero da realizzarsi con modalità e iniziative che saranno stabilite dalle singole strutture territoriali. Questo in preparazione e a sostegno delle iniziative confederali unitarie del 1 maggio, per fermare la strage impunita degli infortuni mortali, per far crescere nel Paese la cultura della prevenzione, per denunciare il mancato riconoscimento delle malattie professionali e per praticare quanto previsto dal Contratto Nazionale in ogni luogo di lavoro".

La Bassa colpita duramenti

E di lutti la Bassa, dall'inizio dell'anno, ne ha già patiti troppi. Due su tutti: la strage ferroviaria di Pioltello e l'incidente alla Ecb Company di Treviglio. Due casi totalmente diversi, ma che hanno il lavoro al centro.

Nel primo caso, il 25 gennaio scorso, Ida Milanesi, Pierangela Tadini e Alessandra Pirri hanno perso la vita mentre il posto di lavoro stavano cercando di raggiungerlo. Come ogni mattina sul treno che le avrebbe portate a Milano.

Nel secondo caso, il giorno di Pasqua, Giuseppe Legnani e Gian Battista Gatti hanno trovato la morte all'interno dell'azienda dove lavoravano da anni per l'esplosione di un'autoclave.

 

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