Criminalità

Far west sull'Oglio, cinque arresti: forse una faida tra famiglie rom

Gli arresti sono il frutto di un’attività d’indagine avviata nel mese di marzo 2022, quando Urago d’Oglio fu teatro di una sparatoria in pieno giorno

Far west sull'Oglio, cinque arresti: forse una faida tra famiglie rom
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Porto e detenzione illegale di armi, tentato omicidio, tentata estorsione aggravata, danneggiamento e lesioni aggravate. Questi i reati di cui sono accusati cinque soggetti che, nella mattinata di lunedì 26 giugno, sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Chiari tra le province di Brescia, Bergamo, Como e Varese. I militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale custodiale, emessa dalla Sezione Riesame del Tribunale di Brescia, in accoglimento dell’appello presentato dalla Procura di Brescia contro l’ordinanza di rigetto del Gip di Brescia. Il giudice, infatti, aveva respinto la richiesta cautelare avanzata dagli inquirenti, divenuta invece esecutiva con la sentenza della Suprema Corte di Cassazione.

Sparatoria a Urago: arrestati cinque soggetti

Gli arresti, spiega PrimaBrescia.it, sono il frutto di un’articolata attività d’indagine coordinata dal sostituto procuratore Benedetta Callea, avviata nel mese di marzo 2022, quando Urago d’Oglio fu teatro di una sparatoria in pieno giorno. Dagli accertamenti era emerso che alla base degli attriti c'era una faida tra famiglie rivali di origini rom. Sospetti che sono stati sostanzialmente confermati dalle indagini, che hanno fatto scattare le manette: per un ragazzo, classe 1991 di casa a Urago d’Oglio, si sono aperte le porte del carcere (su di lui pende infatti l’accusa di tentato omicidio); per gli altri quattro, uno residente a Ponte San Pietro (Bergamo), uno a Cislago (Varese) e due a Mozzate (Como), sono invece scattati i domiciliari.

Violenza in pieno centro

Il gravissimo episodio era avvenuto all’inizio di marzo, in pieno giorno, tra via IV Novembre e via Diaz. Tutto era cominciato la folle corsa di tre auto che si rincorrevano per il centro del paese, poi gli spari. All’epoca si era parlato di un regolamento di conti tra famiglie rom dovuto a degli screzi per un matrimonio non condiviso. Tra i veicoli coinvolti anche una Bmw il cui lunotto era stato distrutto dai colpi di pistola. Fin da subito erano stati individuati alcuni dei soggetti coinvolti: tre persone erano state indagate a piede libero, ossia il ragazzo classe 1991  e due uomini che viaggiavano sulla Bmw raggiunta dai proiettili. L’arma era stata trovata la mattina seguente nella mansarda del condominio di Urago (nella casa del giovane che avrebbe esploso i colpi), nascosta in uno spazio comune.

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