Famiglia rischia di morire per il monossido
Una scelta che ha rischiato di costare la vita a tutti i suoi componenti a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio.
Il metano era già stato staccato, visto che nessuno pagava le bollette: non c’era alcun contatore attivo, quindi. Da qui la decisione di una famiglia che vive all’interno di un immobile di Cologno Monzese di darsi pericolosamente al "fai da te". Una scelta, spiega Primalamartesana, che ha rischiato di costare la vita a tutti i suoi componenti a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio.
Una storia di disagio e crisi economica
Una storia di disagio e crisi economico-sociale, che ha portato al sequestro giudiziario dello scaldabagno da parte di Ats, dal quale si era sprigionato il "killer silenzioso" che questa volta fortunatamente non ha mietuto vittime. Con la caldaia inutilizzabile per la mancanza di metano, gli inquilini hanno deciso di allacciare pericolosamente il boiler con un tubo a una bombola contenente Gpl, altamente infiammabile, che è stato rimosso dai Vigili del fuoco a seguito del loro intervento. Lo scarico dei fumi avveniva direttamente all’interno dell’alloggio, in quanto il canale risultava scollegato dalla canna fumaria condominiale. Da qui l’avvelenamento da monossido, non risultato per fortuna letale.