Fa indossare al cane un collare che emette scosse elettriche: denunciato cacciatore
Nei guai un trentenne residente a Pandino.
C'è solo da immaginare la vita grama che dovevano condurre i cani di proprietà di un giovane cacciatore di Pandino, ora denunciato alla Procura di Cremona per maltrattamento di animali. Nei giorni scorsi erano fuggiti via, forse intuendo che una vita da randagi sarebbe stata migliore di quella cui erano costretti.
I cani da caccia fuggiti per strada
Sono stati i carabinieri di Castelleone a ritrovarli e a recuperarli, per strada, durante un'attività congiunta della stazione di Castelleone e dei carabinieri forestali di Cremona. Uno dei cani da caccia - hanno immediatamente notato i militari - indossava uno strano apparecchio elettronico installato sul collare. Un dispositivo radiocomandato, con una batteria e due elettrodi di metallo in grado di emettere scosse elettriche superficiali al collo dell'animale, probabilmente per controllarne le reazioni e renderlo mansueto "a comando". Una pratica, ovviamente, illegale.
Un collare elettrificato perfettamente funzionante
Il collare elettrico è stato immediatamente sequestrato e sono anche stati effettuati approfondimenti per capire se fosse utilizzabile. Dalle analisi di Ats Valpadana è emerso che il dispositivo era perfettamente funzionante e che il cane lo indossava senza alcuna protezione o isolamento gommato sugli elettrodi. Al cacciatore bastava insomma premere un tasto sul radiotelecomando, e l'animale veniva dolorosamente folgorato come da una sorta di taser perennemente agganciato al collo. Forse in modo da non causare lesioni ma certamente abbastanza da determinare sofferenza e stress. L'uomo, residente a Pandino, è stato quindi denunciato.
Leggi anche: Il futuro incerto del cane abbandonato in bagno per le vacanze a Calvenzano