Calvenzano

Ex Filanda, pronti a partire i lavori di messa in sicurezza

L’investimento da un milione di euro è in carico al privato attuatore dell’ambito di trasformazione logistico che sta sorgendo lungo la provinciale Rivoltana

Ex Filanda, pronti a partire i lavori di messa in sicurezza
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E’ pronto a partire l’intervento di messa in sicurezza sull’area della ex filanda (o ex mulino) situata dietro al Municipio di Calvenzano, dall’autunno scorso diventata di proprietà comunale. L’investimento da un milione di euro è in carico al privato attuatore dell’ambito di trasformazione logistico che sta sorgendo lungo la provinciale Rivoltana, in prossimità della rotatoria che porta a Vailate come previsto negli accordi sottoscritti in fase di stesura del Piano di governo del territorio, ormai più di dieci anni fa.

Ex Filanda, via ai lavori

Ai proprietari di quel terreno è stata data la possibilità di edificare, cedendo in cambio al Comune i tremila metri quadrati della proprietà retrostante il palazzo comunale con l’impegno del privato a cederla in via definitiva dopo aver messo in sicurezza e sgomberato quello che restava della ex filanda e poi ex mulino.

"L’area già da alcuni mesi è di proprietà comunale, dopo che in autunno è stato sottoscritto l’atto notarile. E’ rimasta inaccessibile, però, in attesa di questo intervento di messa in sicurezza da parte del privato - ha spiegato il sindaco Fabio Ferla - Un intervento che è prossimo a partire tanto che il nostro ufficio Tecnico ha contattato l’attuatore per conoscere date e orari del cantiere visto che la zona è limitrofa alle scuole di Calvenzano e sicuramente dovranno transitare in piazza diversi mezzi pesanti e, probabilmente, dovrà anche essere montata una gru. All’interno dell’area verranno sistemate, anche con un intervento antisismico, la torre medievale e la struttura dell’ex opificio e verrà rifatto il tetto. Gli altri manufatti, quelli più prossimi al Municipio, invece, verranno abbattuti e l’intera area sarà liberata da ciò che ora vi è presente".

Diventerà un luogo per la comunità

Far diventare pubblica un’area che, storicamente, è appartenuta a importanti famiglie - prima i Moretti Massina e poi i Fontana - è un traguardo per l’Amministrazione Ferla.

"E’ un orgoglio della mia Amministrazione aver acquisito l’area così come era stata una brillante intuizione del sindaco Aldo Blini, in fase di stesura del Pgt, quella di inserirla come partita di scambio con la proprietà nell’ambito di trasformazione lungo la provinciale Rivoltana. Nei prossimi mesi i cittadini calvenzanesi vedranno partire un nuovo cantiere con i lavori propedeutici a quella che vogliamo che diventi uno spazio di comunità".

Il primo cittadino ha un pensiero anche per la famiglia Manzoni che per decenni ha vissuto nei locali della ex filanda come affittuari e che hanno dovuto lasciare la scorsa settimana.

"Comprendo la sofferenza che Luisa e Gianni abbiano potuto provare in questo distacco - ha sottolineato Ferla -. Gianni è nato lì, quando si è sposato ha cresciuto lì la sua famiglia, ma noi non abbiamo cacciato via nessuno. Erano affittuari in quell’edificio, ora vivono nella casa di loro proprietà, ed è nell’ordine delle cose che un proprietario, prima o poi, abbia la necessità di tornare in possesso del suo immobile".

Si pensa a spazi culturali e museo

Ora che la proprietà è comunale la sfida per l’Amministrazione Ferla è studiare quale futuro dare all’area che confina con Municipio, scuole Primaria e Secondaria e parco del Volontariato.

"Gran parte dei tremila metri quadrati di area sarà destinato a verde, creando in centro storico a Calvenzano uno spazio più che mai necessario se pensiamo anche ad un discorso di mitigazione climatica - ha concluso il sindaco - La torre medievale e il corpo annesso verranno valorizzati e riqualificati. Stiamo valutando, ad esempio, di crearvi un luogo di studio per gli universitari o, anche, uno spazio di co-working dato che, anche dopo il periodo della pandemia, tante aziende continuano a utilizzare lo smart working. Tra le idee c’è anche quella di ricavare un museo-mostra di attrezzi agricoli di un tempo e di realizzare un salone polivalente che per feste, incontri ma anche per spostare la sala consiliare e risistemare la distribuzione degli uffici comunali".

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