Ex Castello, il futuro "cuore" del centro storico
L'edificio potrebbe ospitare uffici comunali, biblioteca e sala consiliare, mentre l'area antistante diventerebbe una vera piazza a giardino

La ristrutturazione dell'ex Castello in centro storico a Calvenzano prosegue. Durante il weekend della sagra l'Amministrazione ha aperto il cantiere alle visite per spiegare cosa diventerà il futuro "cuore" del paese.
L'ex Castello aperto ai visitatori
Il fine settimana dedicato ai festeggiamenti per la sagra "Pröma de Macc" a Calvenzano è stato anche l’occasione per i calvenzanesi e per i visitatori di constatare come stanno progredendo i lavori di recupero funzionale dell’edificio che tutti in paese chiamano l’ex Castello. Situato in piazza Vittorio Emanuele II, tra il Municipio, le scuole e il parco del Volontariato, sorge su un’area di circa 4mila metri quadrati ed è diventato di proprietà pubblica da pochi anni, attraverso la convenzione urbanistica che ha portato nel Piano di governo del territorio all’insediamento di una logistica sulla rotatoria della provinciale Rivoltana, direzione Vailate. Non solo: il Comune, oltre ad ottenere in cambio la proprietà dell’area in centro storico, ha potuto contare su un impegno del privato attuatore di 1,3 milioni di euro sia per ristrutturare l’edificio che per liberare l’intera area dai manufatti che vi erano presenti.
A guidare le visite al pian terreno all’interno dell’ex Castello - al momento l’unica accessibile - c’era il sindaco Fabio Ferla.
"Come Amministrazione abbiamo chiesto all’impresa che si sta occupando dei lavori di ristrutturazione la possibilità di aprire il cantiere, seppure parzialmente, alle visite per far comprendere cosa si sta facendo all’interno dell’ex Castello - ha spiegato il primo cittadino - Le condizioni della copertura erano precarie, come testimoniano le foto fatte a inizio lavori, e la struttura non aveva delle fondamenta. I muri originari sono stati “ingabbiati” e puntellati con piloni di cemento armato così da rendere antisismico l’edificio. E’ stata realizzata una soletta così da avere un secondo piano che sarà collegato con scale e un ascensore".
Il futuro del Castello e dell'area circostante
L’intervento edilizio è tutt’ora in corso, ma l’Amministrazione comunale sta già pensando a come utilizzare l’ex Castello e i circa 4mila metri quadrati di cortile interno che confina con l’edificio scolastico e il parco pubblico del Volontariato.
"Prima di prendere qualsiasi decisione faremo degli studi tecnici approfonditi, poi bisognerà trovare i fondi per completare l’opera e stiamo parlando di qualcosa come 1,5 o 2 milioni di euro - ha aggiunto il sindaco Ferla, che si è lasciato sfuggire qualche suggestione -. L’ex Castello pensato come Centro civico potrebbe ospitare gli uffici comunali, la sede della biblioteca e, al primo piano, anche la sala consiliare. Vanno studiati bene gli spazi. All’esterno invece, l’idea è quella di realizzarvi un giardino che funga anche da luogo di incontro".
La scelta non sarà semplice, anche perché si andrebbe a ridisegnare completamente il "cuore" del centro storico di Calvenzano. Attualmente, quella che viene definita piazza Vittorio Emanuele II è l’area compresa tra il tratto di via Lusardi davanti al Municipio e il vasto piazzale laterale al Monumento ai Caduti in guerra che arriva sino al cancello delle scuole Primaria e Secondaria di primo grado. Di fatto, però, una vera e propria piazza non esiste. Ecco, quindi, che farebbe gioco sfruttare i quasi 4mila metri quadrati dell’area su cui sorge l’ex Castello, riqualificandola proprio per creare una vera a propria piazza centrale al paese. C’è da fare però i conti con i costi di un intervento massivo da progettare, oltre a pensare a quale destino avrà l’edificio che ospita attualmente gli uffici comunali e la sala consiliare.
"Proprio perché l’intervento è impegnativo a livello economico per l’Ente qualsiasi scelta venga presa va molto ben ponderata - ha concluso il sindaco Fabio Ferla -. L’attuale Municipio? Potrebbe essere anche abbattuto, non ha vincoli di storicità dato che nel corso delle Amministrazioni di Serena Blini e Natale Molinari sull’edificio sono stati fatti interventi che gli hanno fatto perdere il valore storico".