Evade i domiciliari per andare ad accogliere la salma del padre morto, assolto muratore

Martedì davanti alla giudice il 49enne di Romano ammettendo di aver sbagliato e chiedendo di poter andare al funerale del proprio caro.

Evasione

Evade per andare ad accogliere la salma del padre morto, assolto muratore. Si è conclusa così la vicenda giudiziaria di Maurizio Cittarini, quarantanove anni, muratore di Romano , che sta scontando agli arresti domiciliari a casa della madre, a Calvenzano, quattro mesi di pena per un vecchio furto. Sabato pomeriggio, quando Cittarini ha saputo che il padre era morto all’ospedale Papa Giovanni XXIII, nonostante gli arresti, ha raggiunto l’abitazione del papà, a Calcio, per l’arrivo della salma.

Autodenuncia

Il romanese subito dopo è andato alla caserma dei Carabinieri di Calcio dove si è autodenunciato. I carabinieri, lo hanno arrestato e hanno avvisato il pm di turno Letizia Ruggeri, che ha mandato il 49enne in convalida per direttissima. Martedì, davanti alla giudice Beatrice Purita, Cittarini ha ammesso di avere sbagliato, si è scusato, ma poi ha anche spiegato che nella stessa giornata di martedì si sarebbe tenuto il funerale del padre e che lui doveva andarci a tutti i costi. La giudice ha compreso e ha raccomandato al muratore di non farsi trovare più fuori Calvenzano e in definitiva lo ha assolto per la lieve entità del fatto.

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