Fontanella

Estate, tempo di vacanze, l’assessore Piccardo: "Abbandonate il cellulare e non gli animali"

Il finale a sorpresa é che invece di abbandonare il suo adorato cagnolino, lascia attaccato al guinzaglio il cellulare

Estate, tempo di vacanze, l’assessore Piccardo: "Abbandonate il cellulare e non gli animali"
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Non abbandonare gli animali, piuttosto il cellulare. Arriva l'estate, arrivano le sospirate vacanze e molti animali purtroppo vengono abbandonati. Per sensibilizzare contro questa emergenza, Stefania Piccardo, assessore alla Cultura e Servizi sociali ha realizzato, per il Comune di Fontanella, un simpatico video in cui simula l'abbandono del suo barboncino Marvel. Il finale a sorpresa é che invece di abbandonare il suo adorato cagnolino, lascia attaccato al guinzaglio il cellulare. Un unico messaggio per una doppia emergenza.

Campagna di sensibilizzazione

Dopo la pandemia infatti il cellulare si è diffuso in modo preoccupante tra i più piccoli. Per chi ha tra i 6 e i 10 anni si è passati dal 18,4% al 30,2% . Cifre che diventano ancora più rilevanti quando si passa alla fascia di età appena successiva: il 78,3% dei ragazzini tra gli 11 e i 13 anni usa Internet tutti i giorni e lo fa soprattutto attraverso uno smartphone. Usare il cellulare però non vuol dire avere delle competenze digitali. In questo ambito l’Italia mostra serie carenze e si trova al quart’ultimo posto in Europa. Tra i ragazzi che hanno tra i 16 e i 19 anni, la quota di chi ha scarse o nessuna competenza è del 42%, contro una media europea del 31%. Ad aver acquisito elevate competenze digitali sono poco più di 1 su 4 (il 27%), mentre sono il 50% dei coetanei francesi e il 47% degli spagnoli. Il dato appare ancora più distante se si prende in considerazione il Sud Italia dove oltre la metà dei ragazzi ha scarse o nessuna competenza (52%) mentre il Nord e il Centro sono più vicini ai valori medi europei (34% e 39%).

La giornata dei ragazzi ruota intorno a social e cellulari. Attraverso la vita online si modella l’identità, si definiscono amicizie, amori, successi, odio, fallimenti. E’ in crescita, infatti, il tempo che gli adolescenti trascorrono online, a inizio 2023 quasi la metà (il 47%) dei 3.400 11-19enni intervistati in occasione del Safer Internet Day ha dichiarato di passare oltre 5 ore al giorno online (era il 30% nel 2020) e il 37% controlla lo smartphone più di dieci volte al giorno. Ragazze e ragazzi sfruttano la connessione per molteplici attività, a partire dalla messaggeria istantanea, utilizzata dal 93% dei 14-17enni. Tra le altre attività online preferite dagli adolescenti ci sono: guardare i video (84%, in crescita), frequentare i social media (79%) – con Facebook in drastico declino mentre avanzano Instagram, TikTok e Snapchat – e l’uso dei videogiochi (72,4%).

Se le ragazze frequentano con più costanza e intensità i social media (84% contro il 74% dei maschi), il gaming impegna di più i ragazzi (81% contro il 64% delle ragazze) ma le videogiocatrici sono in crescita. I videogiochi sono un mercato in continua espansione rappresentato per il 47% da giovani tra i 6 e i 24 anni. Ed è sempre più aggirata la legge che impedisce di avere accesso ai social a chi ha meno di 13 anni. Sono moltissimi i preadolescenti che aprono un profilo indicando un’età maggiore o usano quello di un adulto, spesso un genitore più o meno consapevole. E’, infatti, il 40,7% degli 11-13enni in Italia a usare i social media, soprattutto donne (il 47,1%).

Contro il cyber bullismo

Inoltre, tra gli 11 e i 13 anni sono in aumento gli atti di cyberbullismo che colpiscono soprattutto le ragazze ma esiste anche una quota di “bulle” che colpiscono le compagne per isolarle e deriderle soprattutto negli anni della preadolescenza, quando i tempi di crescita non sono uguali per tutte. L’Atlante di Save the Children evidenzia che in Italia le ragazze e i ragazzi di 11, 13 e 15 anni che mostrano un uso problematico dei social media sono il 13,5%. Sono soprattutto le ragazze a soffrirne e l’età più critica è quella dei 13 anni: tra le principali motivazioni dell’uso intensivo dei social media c’è quello di scappare da sentimenti negativi. Per quanto riguarda, invece, i videogiochi, il 24% dei giovani di 11, 13 e 15 anni ne fanno un uso problematico: qui sono però i ragazzi ad essere più esposti e l’età, in questo caso, si abbassa a 11 anni. Non c’è solo gioco o divertimento, i giovani utilizzano la connessione anche per informarsi.

Il 28,5% degli 11-17enni legge riviste e giornali online (percentuale che sale al 37% nella fascia 14-17 anni) e sfrutta i social media come canali di informazione, anche se non sempre dichiara di sapersi difendere dalle insidie delle fake news. Ed è proprio la disinformazione o la cattiva informazione il timore principale per il 49% di adolescenti e pre-adolescenti in Italia che hanno partecipato a un sondaggio di Microsoft sulla percezione della sicurezza online, più della violenza, del cyberbullismo e dei discorsi d’odio. Tra i pre-adolescenti (11-13 anni), secondo l’Istat (2022), sono soprattutto le ragazze a utilizzare la connessione per leggere notizie online (21,2% delle femmine contro il 13,7% dei maschi) o e-book (19,8% contro il 13,6%), confermando la tendenza che vuole le ragazze lettrici più assidue dei ragazzi, sia di libri di carta che su supporto digitale.

I social media sono anche utilizzati per diffondere conoscenze e informazioni e fare attivismo, sfruttando anche la facilità di collaborazione e di partecipazione che offrono le piattaforme digitali per creare un cambiamento significativo: tra i ragazzi e le ragazze che navigano in rete, il 14% degli 11-13enni e il 29% dei 14-17enni sono soliti esprimere opinioni su temi sociali o politici su web (ad es. blog, social network), con una differenza di genere nella fascia dei più grandi: il 27,5% dei maschi e il 30,6% delle femmine.

"Il video vuole avere un doppio significato – ha detto l’assessore Stefania Piccardo - mai abbandonare il proprio animale che in vacanza può divertirsi con noi e limitare, almeno durante le ferie, l'utilizzo dello smartphone che, troppo spesso, ci fa perdere tanti momenti di socializzazione e condivisione".

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