Due spacciatori in manette, nei guai per favoreggiamento anche una 57enne
Arrestati due tunisini di 32 e 47 anni già noti alle forze di Polizia. In casa avevano 56 palline di cocaina pronte per essere vendute.
Due spacciatori in manette, nei guai per favoreggiamento anche una 57enne. E' il risultato di un'operazione messa a segno dalla Polizia di Stato di Bergamo impegnata nei servizi finalizzati alla repressione dello spaccio di stupefacenti.
Spacciatori in manette
Il controllo è scattato in seguito al monitoraggio dei movimenti di Slim Hamami, tunisino classe 1988, già noto alla Polizia. Il 32enne, alla guida della sua Audi A3, era stato notato recarsi, anche più volte durante la stessa giornata, a Brusaporto, nello specifico all'indirizzo di un'altro tunisino noto agli agenti dell'antidroga e arrestato nel luglio scorso. Si tratta di Imed Mraihi, classe 1973, che fino a pochi giorni fa stava scontando la misura degli arresti domiciliari nella sua abitazione.
Per questo, nel pomeriggio di ieri, 29 gennaio 2020, gli agenti hanno deciso di fermare e controllare il 32enne. Perquisito, è stato trovato in possesso di 8 palline di cocaina, suddivise in involucri termosaldati. Gli agenti hanno quindi perquisito anche l'abitazione di Brusaporto, dove avvenivano gli incontri, trovando nascosti all'interno di due calzini oltre 40 grammi di cocaina suddivisi anch’essi in 56 palline termosaldate, pronte, pertanto, per essere spacciate.
Denunciata per favoreggiamento
Nel corso della perquisizione era presente anche una donna, L.L.M. , nata nel 1957 nella provincia bergamasca, proprietaria dell’appartamento dove avvenivano gli incontri, che cercava, approfittando della confusione, di disfarsi di parte della cocaina e del bilancino di precisione usati dagli arrestati. La maldestra manovra è stata però notata dagli agenti della Squadra Mobile, che hanno impedito alla donna di portarla a compimento, e l'hanno denunciata per favoreggiamento personale.