Disperso nel bosco, ringrazia i Vigili del fuoco: "Mai più percorrerò un sentiero interrotto"
La lettera dell'escursionista salvato ieri dall'elicottero dei pompieri.
La lezione l'ha imparata sulla propria pelle: mai avventurarsi in un sentiero interrotto, anche se ci si sente in grado di affrontare il bosco. E adesso che è a casa, e che sta bene, il malcapitato di Luzzana (val Cavallina) che ieri è stato riportato in salvo dall'elicottero dei Vigili del fuoco, ripensa a quei momenti e vuole ringraziare in modo particolare i suoi soccorritori: quelli sul campo e quello che "mi ha tranquillizzato e assistito per tutto il periodo dell' intervento"
Grazie ai Vigili del fuoco
"Sono io il malcapitato disperso nei boschi di Luzzana - ha scritto in una lettera aperta al nostro giornale A.G, escursionista del piccolo paese della valle - Sono io che per aver tentato di ritrovare un sentiero interrotto, andando oltre, sono finito in un bosco scosceso, con alberi abbattuti dalla tromba d'aria di tre anni fa, finendo in un punto dove non potevo né andare avanti, né indietro, né ritornare sul sentiero perduto. Sono sempre io che ho messo a rischio la vita dei soccorritori, i Vigili del Fuoco, che mi hanno assistito dal momento del contatto di aiuto telefonico, tranquillizzato e guidato in tutto, a quando mi hanno issato sull'elicottero col verricello e portato a valle salvo e sano".
Professionalità e umanità
"Mai e poi mai saranno ringraziati a sufficienza, per la missione che svolgono, per tutta la professionalità e l'umanità che dimostrano ogni giorno nel soccorrere chi chiede aiuto - continua - Non si pongono la domanda se il malcapitato di turno si è fatto male involontariamente o si è messo nei guai per una leggerezza o una sua disattenzione. Corrono, aiutano, recuperano i vivi, ma spesso portano a valle i morti. Mai più andrò oltre un sentiero interrotto e ritornerò sui miei passi. Grazie infinite dal profondo del mio cuore".