Disastro Ethiopian Airlines, Elena Carnevali: "Il loro esempio ci ricordi l'importanza della cooperazione"

L'onorevole bergamasca è intervenuta ieri alla Camera per ricordare l'impegno delle vittime del gravissimo incidente aereo.

Disastro Ethiopian Airlines, Elena Carnevali: "Il loro esempio ci ricordi l'importanza della cooperazione"
Pubblicato:

Disastro Ethiopian Airlines, Elena Carnevali: "Il loro esempio ci ricordi l'importanza della cooperazione". Ieri, davanti alla Camera del Deputati, l'onorevole bergamasca è intervenuta per ricordare le vittime dell'incidente aereo dell'Ethiopian Airlines, in particolare i tre membri dell'Africa Tremila Onlus, con sede a Bergamo. Nel pomeriggio l'intera Aula aveva osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime.

L'intervento di Carnevali alla Camera

"E' con grande dolore che intervengo per ricordare le vittime del disastro aereo dell’Ethiopian Airlines, per le quali abbiamo poco fa rispettato un minuto di silenzio. La terra bergamasca è stata particolarmente colpita da questa tragedia in quanto ben tre delle vittime facevano parte della Onlus Africa tremila, con sede a Bergamo. Stiamo parlando di Matteo Ravasio, che a Bergamo viveva, di Carlo Spini e Gabriella Viciani.

Si è detto già molto riguardo alla comune appartenenza delle vittime al mondo - tanto prezioso e tanto sconosciuto - della cooperazione allo sviluppo e del volontariato: un mondo fatto di persone in carne ed ossa che semplicemente hanno deciso di spendere la propria vita per gli altri. Sì, è questa la sintesi che descrive al meglio il loro operato: non erano eroi - in queste ore anche i familiari tengono a ribadirlo -, erano persone che hanno semplicemente deciso di guardare al di là del proprio interesse, scoprendo così la bellezza dello spendersi per gli altri. Il futuro di tanti paesi poveri, e delle popolazioni che lì vivono è spesso strettamente legato all’opera instancabile e generosa di persone come loro.

Ricordiamo Matteo, di professione commercialista, tesoriere di Africa Tremila, che lascia una moglie e una figlia piccola. Lo ricordiamo per le sue rare qualità umane, la sua forza vitale e la sua voglia di costruire. Ricordiamo Carlo, medico, presidente della Onlus, e la moglie Gabriella, infermiera e consigliera dell’associazione. A riportarli in Africa l’obiettivo di seguire gli ultimi allestimenti dell’ospedale realizzato da Africa Tremila.

Alle istituzioni compete ora innanzitutto garantire che sia fatta piena luce sulle cause dell’incidente, e al ministero degli esteri italiano quello di fornire la massima collaborazione nei confronti delle famiglie coinvolte.

Ma a tutte le 154 vittime dell’incidente aereo va soprattutto un semplice e commosso grazie. Il loro esempio ci ricordi quanto può essere efficace la cooperazione allo sviluppo nei paesi più poveri, sul fronte sanitario, dell’istruzione, della lotta alla povertà, per costruire condizioni di vita migliori. E infine oggi, mentre piangiamo le nostre vittime, poniamoci l’obiettivo di apprezzare e sostenere con maggiori sforzi tutti i nostri volontari e professionisti che in giro per il mondo dedicano un pezzo della loro vita a tutto questo".

TORNA ALLA HOME

Seguici sui nostri canali