Denunciati gli autori del furto all'oratorio, sono tre minorenni
Lo scorso 4 settembre si erano introdotti nell'edificio rubando alcolici, cibo e contanti
Individuati e denunciati gli autori del furto commesso all'oratorio di Brignano lo scorso 4 settembre: sono tre minorenni. Il sindaco Beatrice Bolandrini: "Maggiore attenzione ai propri figli".
Identificati i ladri in oratorio
A incastrare gli autori del furto, sono state le immagini del sistema di videosorveglianza dell'oratorio e le testimonianze raccolte dagli agenti del Distretto di Polizia Locale della Bassa Bergamasca Occidentale che, a seguito delle indagini condotte sotto il coordinamento della Comandante Cristiana Vassalli, hanno permesso di identificare e denunciare i tre soggetti, tutti minorenni, che si erano introdotti nell’edificio in via Locatelli e avevano sottratto alcune bottiglie di alcolici, generi alimentari e del denaro contante presente all’interno della cassa automatica.
Denunciati tre minorenni
Si tratta di tre ragazzi, due italiani residenti a Brignano e Treviglio, rispettivamente di 17 e 16 anni e un 16enne marocchino residente a Spirano. I tre, una volta identificati, sono stati convocati con i genitori e sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato.
"Un ringraziamento doveroso agli agenti della Polizia locale - ha commentato il sindaco Beatrice Bolandrini - Quando pensavo a cambio sostanziale del comando di Polizia locale in convenzione pensavo proprio a questo: da un lato l'esperienza rassicurante di Verga, che lavora con noi da 30 anni, dall'altro lato diverse professionalità che prima mancavano. Il lavoro capillare, come quello di impegnare ore a vagliare le immagini della sorveglianza, molte volte viene sottovalutato".
Il sindaco: "Il sistema educativo ha fallito"
Poi, nel merito, dell'episodio il sindaco ha chiesto più attenzione ai genitori nel controllo dei loro figli.
"E' preoccupante che i responsabili siano minorenni e che, quindi, il sistema educativo abbia fallito - ha concluso - Quel che mi preoccupa è l'aspetto familiare di questi ragazzi: non è tollerabile pensare a una bravata, sono atteggiamenti che da maggiorenni sono ancora più gravi".